Ripetersi in Italia non è mai facile. Figurarsi vincere cinque scudetti di fila, impresa che ha pochi precedenti nella lunga storia della Serie A e che l'anno prossimo la Juventus potrà addirittura migliorare stabilendo il nuovo record assoluto. Inevitabile, dopo una stagione che ha ancora una volta riaffermato la schiacciante supremazia dei bianconeri in ambito nazionale, chiedersi se questa squadra sia la più forte di sempre nella gloriosa storia del club. Per darsi una risposta bisogna paragonare la rosa a disposizione di Allegri (e prima ancora di Conte) con quelle protagoniste di altri strepitosi cicli vincenti: da quello dei cinque scudetti di fila con Carcano in panchina, passando per la Juventus di Boniperti, Sivori e Charles fino ad approdare a tempi più recenti con i successi targati Trapattoni, Lippi e Capello (questi ultimi cancellati dalle sentenze di Calciopoli e che quindi, basandoci sull’albo d’oro, non prendiamo in considerazione). Comunque la si consideri questa squadra, rigenerata da Conte dopo due settimi posti di fila e ulteriormente rinforzata dalla gestione Allegri, ha dalla sua i numeri: nessun'altra Juve, dal Dopoguerra a oggi, era riuscita a vincere cinque titoli di fila. Nemmeno quelle con in campo - giusto per fare qualche nome - Sivori, Zoff, Scirea, Platini, Zidane e Del Piero. Insomma, scegliere la Juventus migliore di sempre non è certo un'operazione semplice: di seguito abbiamo selezionato i più grandi cicli vincenti dei bianconeri, a voi la scelta.
1930-1935: i cinque scudetti di fila dell'era Carcano
La prima grande Juventus è quella del Quinquennio d'oro di Carlo Carcano, l'allenatore che detiene ancora oggi il record di scudetti vinti consecutivamente (4). Solo una fronda ai suoi danni all’interno della società gli impedisce di conquistare anche il quinto titolo: viene allontanato improvvisamente nel dicembre del 1934, al suo posto si siedono in panchina Carlo Bigatto e Benedetto Gola che completano l’ennesima stagione trionfale. Sono passati 81 anni da quel ciclo vincente, ma per capire la grandezza di quella squadra basta qualche nome. Quello della mezzala Giovanni Ferrari, ad esempio, uno dei tre giocatori nella storia della Serie A (insieme a Virginio Rosetta e Giuseppe Furino) ad avere vinto otto scudetti di cui 5 in bianconero. L'altro è quello, appunto, di Rosetta, terzino destro dal palmares inimitabile: 6 scudetti con la Juve, 8 complessivi. Lui, insieme al portiere Gianpiero Combi e all'altro terzino Umberto Caligaris, composero quella che continua a essere ritenuta una delle migliori linee difensive nella storia del calcio italiano. Otto undicesimi della Nazionale campione del mondo nel 1934 provenivano da quella Juventus.
1958-1961: i trionfi del Trio Magico Boniperti-Charles-Sivori
Il secondo grande ciclo juventino inizia alla fine degli anni Cinquanta ed è identificabile in tre nomi: Giampiero Boniperti, Omar Sivori e John Charles. Il cosiddetto Trio Magico - così lo battezzò la stampa dell'epoca - trascina i bianconeri alla conquista di tre scudetti (1957-58, 1959-60, 1960-61) il primo dei quali consente alla Juve di esporre sulla maglia la prima stella, simbolo dei dieci titoli conquistati. Impressionante il contributo in termini di gol del capitano e futuro presidente Boniperti, del Cabezon Sivori e del Gigante Buono Charles che, nei tre campionati vinti, insieme gonfiano la rete 162 volte. L'anno d'oro di Sivori è il 1961 quando diventa il primo giocatore nella storia della Serie A a vincere il Pallone d'oro. Due scudetti su tre sono conquistati con Carlo Parola in panchina: e sarà proprio il grande tecnico torinese uno dei protagonisti di un'altra età dell'oro bianconera, quella degli anni Settanta.
1971-1986: i nove scudetti e la consacrazione in Europa
Passato dal campo alla scrivania e divenuto presidente nel 1971, Giampiero Boniperti dà il via a una serie lunghissima di successi, sia in Italia che in Europa. Nell'arco di 15 anni, sotto la guida tecnica di Cestmir Vycpalek (lo zio materno di Zdenek Zeman), nuovamente Carlo Parola e soprattutto Giovanni Trapattoni, i bianconeri conquistano nove scudetti (l'ultimo nel 1986 grazie al celeberrimo Roma-Lecce 2-3 all'Olimpico alla penultima giornata), due Coppa Italia, una Coppa dei Campioni (contro il Liverpool nella tragica notte dell'Heysel), una Coppa Uefa, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea. Trionfi che consentono alla Juve di diventare il primo club d'Europa a vincere tutte le competizioni Uefa. La formazione tipo con cui si può identificare quel periodo, senza togliere nulla ai giocatori non citati, è forse la seguente: Zoff, Gentile, Cabrini; Bonini (Furino), Brio, Scirea; Bettega, Tardelli, Rossi; Platini, Boniek.
1994-2003: Marcello Lippi e la seconda Champions
Nell’estate 1994 la panchina viene affidata a Marcello Lippi, che in curriculum ha due stagioni brillanti alla guida di Atalanta e Napoli. E dopo anni di delusioni la Juve torna a vincere sia in Italia che in Europa: sotto la gestione del tecnico viareggino arrivano cinque scudetti, la seconda e finora ultima Champions League (nel 1996 in finale ai rigori contro l’Ajax), la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale. In nove anni il futuro commissario tecnico campione del mondo a Germania 2006 si ritrova a gestire campioni come Baggio, Del Piero, Vialli, Buffon, Peruzzi, Zidane, Nedved, Trezeguet, Thuram e Cannavaro. Il ciclo di Lippi, interrotto dal biennio di Carlo Ancelotti dal 1999 al 2001, coincide con il punto più alto a livello internazionale dei bianconeri che, oltre alla finale di Champions vinta nel ’96, ne persero altre tre: nel 1997 contro il Borussia Dortmund, nel 1998 contro il Real Madrid e nel 2003 contro il Milan.
2011-2016: i record di Conte, il quasi Triplete di Allegri
Reduce da due campionati fallimentari chiusi al settimo posto, nell’estate 2011 la Juventus decide di ripartire da un nuovo allenatore: Antonio Conte, l’ex capitano protagonista di tante battaglie sul campo, diventa il trascinatore anche in panchina. Grazie a punti fermi come Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Marchisio, Pirlo, Vidal, Tevez e Pogba, in tre anni arrivano altrettanti scudetti (uno, quello del 2013-14, con il record assoluto di 102 punti). A parte il primo titolo, vinto con 4 punti di vantaggio sul Milan, gli altri due sono delle cavalcate trionfali dalla prima all’ultima giornata. Nell’estate 2014 il colpo di scena: le strade di Conte e della Juve si separano, la squadra viene affidata a Massimiliano Allegri. Accolto dallo scetticismo dei tifosi, il tecnico livornese si dimostra decisamente all’altezza: il primo anno vince lo scudetto, la Coppa Italia (la decima nella storia bianconera) e raggiunge la finale di Champions dove si arrende solo al Barcellona di Messi-Neymar-Suarez. Il secondo anno – senza tre fuoriclasse come Pirlo, Tevez e Vidal - bissa lo scudetto grazie a una fantastica rimonta dopo un avvio disastroso. Dybala, Mandzukic, Alex Sandro, Khedira e Zaza si rivelano acquisti azzeccati. E il ciclo non sembra assolutamente finito…