Lo sport, da sempre un potente strumento per diffondere messaggi di interesse sociale, sempre di più sta anche diventando un canale importante per promuovere una maggiore coscienza sui temi legati alla difesa dell’ambiente. Questo binomio tra sport e sostenibilità ambientale è tanto più prezioso oggi di fronte all’urgenza della crisi climatica, ed è al centro dello stesso progetto delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026 in piena coerenza con le indicazioni del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che prevedono di “rafforzare il ruolo dello sport come importante strumento per gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”.
Di questo si è parlato nel primo Aperitalk di Circonomia, il Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica in scena dall’11 maggio al 24 settembre. All’incontro hanno partecipato Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano; Tiziana Nasi, Vicepresidente del Comitato Paralimpico Italiano; Mauro Berruto, ex-tecnico della Nazionale Maschile di Volley; Francesca Fenocchio, medaglia d’argento nell’handbike alle Olimpiadi di Londra nel 2012.
Giovanni Malagò, presidente del CONI
MALAGÒ: PER NOI SOSTENIBILITÀ È AMBIENTALE, SOCIALE ED ECONOMICA L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONI A 'CIRCONOMIA' (DIRE) Roma, 11 mag. - "La sostenibilità nello sport non si declina solo a livello ambientale ma anche a livello sociale ed economico. Il Comitato olimpico internazionale ha fatto di questo argomento una malattia, in senso buono, una affettuosa ossessione patologica. Questo significa che per organizzare un evento bisogna fare attenzione a molti aspetti, dall'infrastrutturazione sportiva al riciclo del materiale che si usa. Lo sport è portabandiera di questi temi". Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del CONI, ospite a 'Circonomia', il festival dell'economia circolare e della transizione ecologica, evento in diretta streaming dalla sala convegni di Palazzo Banca d'Alba, dal titolo 'Lo Sport e la Sostenibilità'. Il numero uno dello sport italiano ha anche spiegato cosa fare per avere un impianto sportivo che generi ricavi e profitti, senza distruggere un ecosistema o l'urbanistica: "Utilizzo l'esempio di Milano Cortina 2026 che alla prima candidatura aveva il 92% degli impianti già fatti, uno dei motivi per cui noi abbiamo vinto. Però gli impianti esistenti non sono subito pronti ad ospitare l'evento, bisogna adattarli a tutte le esigenze, senza necessariamente crearne nuovi".
Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico
Sport: Pancalli, su sostenibilità c'è ancora tanto da fare Milano, 11 mag. (LaPresse) - "Sostenibilità sociale vuol dire che per promuovere le politiche sportive occorre che lo sport diventi un diritto esigibile, eliminando barriere economiche, infrastrutturali, ma anche capacità di offerta sportiva. Non basta avere strutture, occorre avere anche persone preparate nella pratica sportiva". Lo ha detto Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, intervenuto nell'AperiTalk di Circonomia 2022, festival internazionale dell'economia circolare e della transizione ecologica. "Il fatto che si discute di questi temi è importante, ma c'è ancora molto da fare", ha aggiunto. "Lo sport è spesso palestra per l'innovazione tecnologica, vedi per esempio gli aspetti legati alla mobilità ibrida come nel caso della Formula E", ha aggiunto.