I processo del secolo
La sua immagine finì su tutti i media del mondo nel 1995 per la vicenda che segnò la sua vita per intero: il processo per omicidio della ex moglie, Nicole Brown, e dell'amico Ronald Goldman. Alla fine fu assolto dall'accusa di omicidio dalla giuria, ma sulla gestione di quel procedimento penale da parte degli Us sono ancora tante le ombre. Fu invece un successo mediatico, con centinaia di milioni di persone (perfino i telegiornali italiani se ne occuparono) incollate difronte ai teleschermi a seguire la vicenda passo passo: la fuga a bordo del suo Bronco bianco, l'incarcerazione, la comparsa di Fuhrman (il poliziotto accusato di razzismo e collezionista di cimeli del Terzo Reich), i testimoni a sorpresa, i cambi di giurati fino ad arrivare all'assoluzione. Un'assoluzione che però non è mai veramente stata digerita da gran parte delle persone, convinte che sia arrivata più per incapacità del pubblico ministero di dimostrare la colpevolezza dell'imputato oltre ogni legittimo dubbio che per una reale non colpevolezza da parte dell'ex giocatore di football.
Il carcere per rapina
Il suo nome tornò al centro delle vicende giudiziarie statunitensi nel 2007, quando venne accusato di rapina a mano armata in un hotel di Las Vegas. Insieme a quattro complici si era infatti recato in un albergo della famosa città delle scommesse per, a suo dire, recuperare dei cimeli che gli erano stati a suo volta sottratti. Ad incastrarlo fu però uno dei complici che confessò di aver portato una pistola e di averla mostrata ai commercianti. In una registrazione si sentiva la voce di Oj dire: "Se qualcuno si muove si farà male". Il 5 dicembre del 2008 fu allora condannato a 33 anni di carcere. Dopo 9 anni Simpson è però riuscito ad ottenere la libertà sulla parola e per questo da lunedì 2 ottobre sarà di nuovo a piede libero. Ha dichiarato di volersi trasferire a vivere in Florida, anche se per lui resta l'obbligo di firma in Nevada, dove dovrà continuare a recarsi periodicamente.