Negli Stati Uniti è bufera per le presunte affermazioni razziste di Donald Sterling, proprietario dei Los Angeles Clippers che, in una conversazione telefonica con la fidanzata riportata da Tmz avrebbe invitato la ragazza a non farsi vedere in giro con gente di colore. I giocatori della franchigia californiana stanno valutando l'opportunità di non scendere in campo oggi in occasione della sfida playoff contro i Warriors in segno di protesta.
L'Nba, intanto, ha aperto un'inchiesta per accertare se effettivamente le affermazioni telefoniche razziste siano di Sterling. "Stiamo conducendo un'indagine. Le affermazioni che abbiamo ascoltato sono offensive ma non abbiamo nulla da aggiungere al momento", rivela il portavoce della Lega americana.
Dura, invece, la presa di posizione di Magic Johnson, tirato in ballo da Sterling nella telefonata sotto accusa: "Secondo quanto riferisce TMZ il proprietario dei Clippers, Donald Sterling, non vuole me o altri afroamericani alle partite dei Clippers. Non andrò a nessuna partita dei Clippers fino a quando Sterling sarà il proprietario - scrive l'ex campione Nba su Twitter - Mi dispiace per i miei amici, coach Doc Rivers e Chris Paul. Devono lavorare per un uomo che prova certe cose per gli afroamericani. Le parole di Sterling sono una macchia per la Nba".
Intanto da Los Angeles arriva la presa di posizione del presidente dei Clippers Andy Roeser: "Abbiamo ascoltato la registrazione di Tmz. Non sappiamo se sia legittima o sia stata ritoccata. Sappiamo che la donna nell'audio, che riteniamo sia colei che ha dato la registrazione a Tmz, è accusata in un'azione legale dalla famiglia Sterling per una presunta appropriazione indebita di 1,8 milioni di dollari - afferma -. Sterling ritiene che quanto contenuto nella registrazione non rifletta il suo punto di vista, né quello in cui crede. E' inoltre rattristato per le parole che gli sono state attribuite su Magic Johnson, che considera un amico che merita rispetto e ammirazione".