STIAMO SPINGENDO I GIOCATORI OLTRE IL LIMITE: VEDREMO DELLE ZEBRE DURE E CONSAPEVOLI DEI PROPRI MEZZI”, dice Fabio Roselli
Parma, 17 ottobre 2023 – A pochi giorni dal calcio di inizio del BKT United Rugby Championship, il capo allenatore delle Zebre Parma Fabio Roselli è intervenuto ai microfoni del sito web del club, raccontando il lavoro svolto nel pre-stagione, le indicazioni tratte dalle sfide amichevoli e presentando la sfida di sabato 21 ottobre al Lanfranchi con Ulster.
Il tecnico romano ha parlato delle tante novità nello staff e in rosa, oltre che dei cambiamenti apportati nel sistema di gioco che, pur rimanendo fedele all’ossatura della passata stagione, vedrà delle interessanti evoluzioni nella gestione del gioco al piede e nella capacità di cogliere le opportunità in partita.
Clicca e ascolta la video-intervista esclusiva al capo allenatore delle Zebre Parma Fabio Roselli
A pochi giorni dal calcio di inizio del campionato, che bilancio fai del lavoro svolto durante la pre-season e che indicazioni hai tratto dalle cinque sfide amichevoli?
“E’ stata una pre-season molto lunga per via del Mondiale in Francia. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e di come i giocatori hanno risposto ai tanti stimoli che avevano come obiettivo quello di spingerli oltre il limite. Abbiamo voluto testare il nostro livello con squadre con culture e sistemi di gioco diversi. Come si è visto nelle cinque sfide amichevoli, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare delle novità rispetto al nostro modello di gioco, ricevendo delle indicazioni ben precise su come i nostri giocatori riescono a padroneggiarle”.
Cosa dobbiamo aspettarci dalle Zebre quest’anno? Ci saranno novità o cambiamenti significativi nel sistema di gioco rispetto alla scorsa stagione?
“Noi l’anno scorso abbiamo deciso di ripartire e di costruire un’identità forte e una filosofia di gioco ben precisa, entusiasmante. Questo non cambia assolutamente. Abbiamo pensato a un progetto ambizioso che guardasse anche agli anni futuri. Mantenendo questa identità, stiamo cercando di evolvere in alcune aree, una su tutte il gioco al piede che siamo certi ci permetterà di costruire e di cogliere maggiori opportunità. Nelle due amichevoli con Glasgow e Benetton Rugby ci sono stati dei segnali molto positivi: in quest’area del gioco le Zebre hanno performato a livello statistico come mai in anni passati”.
Come si sono integrati i nuovi innesti: giocatori ma anche staff? Che valore aggiunto hanno portato al gruppo?
“Abbiamo deciso di costituire uno staff con competenze e culture diverse (neozelandesi, gallesi, argentine, australiane) perché pensiamo che questa varietà possa accelerare il processo di crescita dei tanti giovani che abbiamo in squadra, oltre che delle Zebre stesse. A livello umano, sono tutte persone che si sono inserite molto bene. Come roster, la sfida più grande per i giocatori arrivati da poco è quella di comprendere il più velocemente possibile le novità nel nostro modello di gioco”.
Cosa stai chiedendo ai ragazzi in allenamento e in partita? Che input stai dando al gruppo squadra e qual è la filosofia che vuoi trasmettere ai giocatori?
“Quest’anno più che mai noi stiamo puntando sull’effort, sull’impegno di come i giocatori rispondono a certe tipologie di allenamenti ed è quello che chiediamo principalmente come approccio alla partita. I giocatori sanno che saranno valutati sotto questo aspetto prima ancora che su tutti gli altri aspetti tecnici. In questo ambito vogliamo fare un salto di qualità: sappiamo che la sfida delle Zebre è gigantesca, ma noi siamo entusiasti di affrontarla. Per farlo nel modo giusto abbiamo bisogno di una risposta dura, a volte brutale, che ci spinga e ci dia consapevolezza che possiamo competere per la vittoria”.
Che obiettivi vi siete posti, d’intesa con lo staff tecnico, per questa stagione?
“Chiaramente l’obiettivo primario è toglierci dal fondo della classifica. Siamo stanchi di giocare a tratti partite con buone prestazioni senza raccogliere risultati. Siamo stufi come staff tecnico e dirigenziale, ma lo sono anche i giocatori. Guardiamo con confidenza tutte le sfide, in particolare quelle con le squadre gallesi perché in questo momento le vediamo sulla carta un po' più vicine a noi. Vogliamo fare tanti punti e muovere la classifica. Anche la campagna in Challenge Cup ci appare come un’opportunità: vogliamo passare ai quarti di finale. L’anno scorso abbiamo disputato una bella prestazione con Tolone, sia in casa che in trasferta. Quello che stiamo facendo a livello strategico è uno studio più approfondito per avere maggiore capacità di disinnescare le armi e i punti di forza delle grandi squadre, mantenendo la nostra identità e il nostro modello di gioco”.
Sabato 21 ottobre la prima di campionato al Lanfranchi contro Ulster. Che avversario sono i Nordirlandesi e come vi state preparando alla sfida?
“Ulster è una potenza se pensiamo alle fasi di conquista: mischia e maul sono la loro forte identità. Verranno per portarci pressione, conquistare calci di punizione, andare in touche e sfruttare queste loro capacità. Noi abbiamo preparato la partita con grande anticipo. Abbiamo identificato come disinnescare le loro armi e usare le nostre. Sarà una partita dura, ma è la prima sfida in casa e noi vogliamo rendere fortemente orgogliose le famiglie e il nostro pubblico. Per 80’ vedremo delle Zebre che combatteranno dall’inizio alla fine”.