OLIMPIADI 1976 - MONTREAL
La XXI edizione delle Olimpiadi fu il primo evento a colori trasmesso dalla RAI, anche se tale tecnologia entrerà a regime solo un anno dopo. Purtroppo, però, fu un disastro dal punto di vista economico: gli impianti furono terminati (alcuni, come lo stadio, parzialmente) pochi giorni prima dell'inizio dei Giochi. Questo comportò un aumento dei costi di costruzione che si sommarono a quelli già ingenti dovuti a progetti particolarmente onerosi. L'indebitamento della città ha costretto i cittadini di Montreal a pagare un'apposita tassa per coprire questi costi per oltre 30 anni.
OLIMPIADI 1980 - MOSCA
Questa edizione si caratterizza come l'Olimpiade del boicottaggio americano per l'invasione sovietica dell'Afghanistan. L'esempio statunitense è seguito da altri Paesi (in tutto saranno 65 tra cui: il Canada, la Germania Ovest, la Norvegia, il Kenya, il Giappone e la Cina e il blocco delle nazioni arabe); risultano quindi solo 70 le nazioni rappresentate (per 6000 atleti). L'Italia sceglie di esserci nonostante l'adesione alla NATO, ma decide di non schierare atleti provenienti da corpi militari.
OLIMPIADI 1984 - LOS ANGELES
Quattro anni dopo Mosca 1980 il boicottaggio si replica al contrario: manca l'Urss con quasi tutto il Blocco sovietico, eccetto la Romania che partecipa regolarmente. Per l'Italia, invece, è spedizione record: 14 medaglie, una in più dei Giochi casalinghi di Roma. La "stella" è sicuramente Carl Lewis, che raggiunge Jesse Owens vincendo quattro ori nell'atletica (100, 200, lungo e staffetta 4x100).
OLIMPIADI 1988 - SEUL
Questa edizione ha registrato l'ingresso dei primi professionisti con il ritorno del tennis. È stata soprattutto l'Olimpiade del doping: il 24 settembre il canadese Ben Johnson vince il titolo nei 100 m precedendo Carl Lewis, con il tempo di 9 secondi e 79 centesimi (nuovo record del mondo). Tre giorni dopo, il Cio lo squalifica per doping. Si annovera inoltre l'inserimento del baseball e del taekwondo tra le discipline dimostrative. Proprio in quest'ultima disciplina l'Italia colse un grande successo con l'inaspettata medaglia d'argento conquistata da Luigi D'Oriano, nella terra dei maestri coreani.
OLIMPIADI 1992 - BARCELLONA
L'inno dell'Olimpiade, ‘Barcelona’, fu composto e cantato da Freddie Mercury (scomparso l'anno prima), leader del gruppo rock dei Queen, insieme al noto soprano spagnolo Montserrat Caballé, e racchiude musica lirica e rock mescolando inglese e spagnolo. Nell'atletica in evidenza il sempreverde Carl Lewis, ancora vincitore di due titoli (lungo e staffetta), mentre nel basket giganteggia il Dream Team USA di Michael Jordan e Magic Johnson.
OLIMPIADI 1996 - ATLANTA
Come era successo in precedenza a Città del Messico ed a Monaco di Baviera, la manifestazione olimpica viene funestata da un attentato. Nel Centenial Park, il villaggio olimpico, esplode una bomba: un morto e 110 feriti. Il protagonista 'sportivo' è Michael Johnson, lo sprinter texano che in casa firma una doppietta nei 200 e nei 400. Il via ai Giochi viene dato da Muhammad Ali, trionfatore a Roma nei mediomassimi, ultimo tedoforo incaricato di accendere il braciere olimpico.
OLIMPIADI 2000 - SYDNEY
Sono Giochi tranquilli dal punto di vista politico, per fortuna, ed anzi, la cerimonia d'apertura segna uno storico abbraccio tra le due Coree che sfilano insieme. Durante le gare poi le due rappresentative si separano ed ognuna fa Giochi per conto proprio, ma è un passo, un contributo importante verso la ricucitura di una delle ultime ferite della guerra fredda. A livello sportivo si distingue, a sorpresa, l'Olanda, con 12 ori portati a casa, e con il nuotatore Pieter Van Den Hoogenband sugli scudi.
OLIMPIADI 2004 - ATENE
I Giochi ateniesi saranno ricordati come quelli che hanno visto brillare la stella dello statunitense Michael Phelps, nuotatore che da lì in avanti non avrebbe mai smesso di vincere, diventando l'atleta con più ori olimpici della storia.
OLIMPIADI 2008 - PECHINO
Un tema caldo è stato il passaggio della torcia olimpica sul Monte Everest: per via dei dissidi con il fronte tibetano del monte, la Cina ha stabilito regole più severe per l'accesso: controlli più accurati per gli scalatori stranieri, con limitazione a numeri di alpinisti della stessa nazione, controlli dei documenti due mesi e mezzo prima, divieto di sostituzioni all'ultimo minuto. Nonostante i vari problemi che ci sono stati, l'8 maggio degli scalatori cinesi hanno portato la fiaccola in cima al Monte Everest.