Il mondo delle non competitive, nonostante la crisi generale, mantiene un trend positivo quasi incredibile. La sana abitudine di trascorrere una mattinata festiva all’aria aperta, spesso tra boschi e parchi, percorrendo i chilometri scelti senza alcuna imposizione di velocità, semmai con soste ai rifornimenti, dove ci si ritrova per qualche chiacchierata in più, è un esercizio entrato nell’abitudine di milioni di persone. Nel 2011, il popolo della corsa senza il cronometro ha superato il tetto dei 3 milioni di praticanti, uno sterminato esercito senza imperativi bellicosi.
Con la voglia di divertirsi nella maniera più semplice. Il Gruppo Podistico Rhodense, nella cittadina di 50.000 abitanti posta a Nord Ovest di Milano, di antichissime origini (antecedente all’impero Romano), da 25 anni allestisce una non competitiva di ottima qualità, andando oltre le aspettative dei partecipanti. Società che alle parole predilige i fatti, iscritta alla FIASP, quindi con tutti i crismi per mantenere un ruolo primario. Da qualche anno la Stra…Rhodense è entrata nell’èlite delle marce, tanto da conquistare lo scorso anno il riconoscimento più ambito: la migliore manifestazione della Lombardia.
Un trofeo riservato a pochi, che resta nella storia delle camminate. Renzo Callegari, che assieme a Fulvio Capelli, Tonino Resta e Piermario Rovelli, forma il fulcro operativo, annuncia che per i 25 anni sarà battezzato un nuovo percorso ancora più verde del precedente e ancor più gradevole nel panorama: “Siamo entrati nel Parco dei 5 comuni, facendo conoscere i fontanili arrivando a Settimo Milanese, creando nuovi itinerari che renderanno ancora più stuzzicante questa camminata che si sviluppa su tre distanze: 6 km per i gruppi famigliari e in particolare mamme e figli in tenera età. Quindi i 12 km, una distanza buona per gli esperti ma anche per i tapascioni che su tale impegno hanno sicuramente l’autonomia. Più impegnativi i 21 km, distanza classica della mezza maratona, utilissima per un allenamento importante in vista delle maratone dei prossimi mesi. Oltretutto i 21 km. consentono di entrare nel cuore del parco, godendone tutti gli aspetti naturali e ambientali”.
Previsioni sulle presenze?
“L’autunno pazzo ci condiziona, ma la nostra corsa ha fedelissimi, addirittura non sono pochi quelli che hanno preso parte alla prima edizione. Mica da poco. Grazie al contributo di amici sponsor, assicuriamo un ricco sacchetto di prodotti gastronomici di marca e di qualità. La quota è di 5 euro, mentre di 2 euro per coloro che non chiedono il riconoscimento. Inoltre premi per tutti i gruppi e sono sempre molte le società presenti, lo scorso anno oltre le trentina. Ci saranno riconoscimenti anche per i primi arrivati nei 12 km. sia uomini che donne”.
Orario di partenza?
“Alle 9.15 per tutti. Siamo fra le non molte corse dove si parte con l’orario fisso, assieme. Una decisione presa anni addietro e che manteniamo perché abbiamo il convincimento che sia il modo migliore per rispettare il principio della partecipazione. Vedere migliaia di persone che iniziano a correre per creare un fiume infinito, ricco di colori e movimento, ognuno col proprio passo, fino all’arrivo è bellissimo. E qui c’è la seconda fase, quella di ritrovarsi ancora assieme dopo aver scarpinato per chilometri in allegria. Un momento importante, perché i club podistici aspettano di ricevere il premio, che per i primi è decisamente importante. Si va dalla bici alle macchine fotografiche, telefonini e grandi cesti gastronomici. Un premio non si nega a nessuno, sempre che rispetti le regole. La speranza è che il tempo sia clemente, magari un pallido sole che scacci le nuvole. Per la verità i lombardi non si spaventano neppure con la pioggia, non se la prendono e continuano a correre”.
Non resta che fare gli auguri di rito, affinché la 25° edizione sia baciata dalla fortuna e che diventi il punto di partenza per il raddoppio organizzativo. Se lo merita.