La scorsa estate un Camp Nou gremito fece da cornice alla presentazione di Neymar: 90mila tifosi del Barcellona riempirono lo stadio per dare il benvenuto all'asso brasiliano appena prelevato dal Santos. Un bagno di folla che, a un anno di distanza, non si potrà godere Luis Suarez, il cui acquisto per la cifra di 81 milioni di euro è stato ufficializzato dal club catalano proprio pochi giorni fa.
La Fifa, infatti, ha bloccato la presentazione ufficiale dell'attaccante uruguaiano, squalificato per quattro mesi (e per 9 partite con la maglia della Celeste) a seguito del morso rifilato a Chiellini durante Italia-Uruguay, sfida giocata a Natal lo scorso 24 giugno e che sancì l'eliminazione della Nazionale di Prandelli dai Mondiali di Brasile 2014. Come chiarisce al The Guardian la responsabile della comunicazione della Fifa, Deli Fischer, "la squalifica ha posto un veto legato a qualsiasi tipo di attività connessa al calcio. Suarez, quindi, non potrà essere presente in nessun evento legato al calcio a prescindere dal luogo. Non potrà nemmeno essere coinvolto in un atto di beneficenza".
Venerdì scorso, tornando a commentare la maxi squalifica, l'avvocato dell'ex attaccante del Liverpool l'aveva definita "totalitaria e fascista": "Si stanno violando i diritti di un lavoratore e il calcio dovrebbe preoccuparsi", aveva tuonato Alejandro Balbi.