Svezia, il ct replica a Ibrahimovic: "Qui comando io"

Pubblicato il 26 marzo 2018 alle 18:03:41
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Luca Servadei

Jan Andersson non guarda in faccia nessuno, nemmeno Zlatan Ibrahimovic. Il fuoriclasse di Malmo, da poco approdato in MLS con la maglia dei Los Angeles Galaxy al termine della sfortunata esperienza con il Manchester United in Premier, negli scorsi giorni aveva aperto ad un suo possibile ritorno in Nazionale. L'ex Juventus, Inter e Milan (tra le altre) si era detto padrone del proprio destino, in grado cioè di decidere in totale autonomia se auto-convocarsi oppure no in vista della rassegna in Russia di questa estate.
 
Appena arrivato negli States, lo svedese non aveva esitato a sposare la causa della propria nazionale:  "Mi chiamano ogni giorno per sapere come sto e cosa penso - le sue parole -. Se starò bene e vorrò, andrò al Mondiale, altrimenti no". Evidentemente, però, Zlatan non ha fatto i conti con il ct Andersson a cui, ovviamente, non è proprio piaciuta l'uscita di Ibra. "Zlatan ha lasciato la Nazionale nel 2016, se ora ci ha ripensato è lui a dover chiamare me. Io di sicuro non telefono a lui", la piccata replica.
 

Secondo la ricostruzione di Andersson ci sarebbero state delle telefonate di nascosto tra Ibrahimovic e qualche dirigente della Svezia. Il 'colpevole' sarebbe l'amministratore delegato Hakan Sjostrand: "Lui lo chiama perché è tifoso dello United", ha minimizzato. La reazione del diretto interessato non si è fatta attendere: "Parlo con Zlatan perché sarà sempre un personaggio importante per il nostro calcio e lo sarà anche per il nostro futuro". La chiosa finale spetta ancora la 'generale' Anderson: "Io penso a concentrarmi sul lavoro e alle cose concrete. Voglio fare bene in Russia come contro l'Italia e su una cosa non si discute: qui comando io, non ci sono dubbi su chi sceglie i giocatori: io".