A Glasgow, la sorprendente Svezia di Janne Andersson all'esame Ucraina: scandinavi favoriti, ma occhio alla sorpresa.
La Svezia arriva a questo ottavo di finale da prima nel girone, un traguardo insperato e prezioso per i gialloblu, che non superavano la prima fase da Euro 2004. Un successo costruito soprattutto su una squadra dalle basi solide, che è stata in grado di ingabbiare la Spagna all'esordio per poi sfruttare anche un briciolo di fortuna e portarsi al comando del raggruppamento. Dopo lo 0-0 iniziale con gli iberici, infatti, è arrivato un pesante 1-0 sulla Slovacchia, deciso da un preciso calcio di rigore di Forsberg, prima della lotta contro la Polonia all'ultima giornata, un 3-2 in cui l'eroe è ancora il velocista dell'RB Lipsia, autore di una doppietta che ha tenuto a bada lo scatenato Lewandowski, prima che Claesson, in pieno recupero, piazzasse la zampata che è valsa i tre punti. La Svezia arriva quindi carica al cruciale appuntamento, contro una squadra che in passato l'ha sempre messa in difficoltà. Sono solo quattro i precedenti tra le due compagini, con una vittoria ottenuta dagli svedesi e tre successi ucraini, uno di questi sicuramente memorabile, dato che è avvenuto proprio nella cornice di un Campionato Europeo.
Era l'11 giugno 2012 quando l'Ucraina affondava la Svezia nel torneo continentale, ribaltando l'iniziale vantaggio di Ibrahimovic con una doppietta di Andriy Shevchenko, l'uomo ora alla guida degli ex sovietici. Anche Yarmolenko, autore di due gol finora, era in campo quel giorno, a testimonianza di un filo diretto che lega quella partita a questo ottavo, in cui Sheva sogna un altro sgambetto agli avversari, stavolta da tecnico. Per l'Ucraina è una partita di importanza storica, dato che solo nel 2006, dove fu eliminata ai quarti dall'Italia, la squadra gialloblu era riuscita ad arrivare alla fase a eliminazione diretta di un grande torneo internazionale. Una qualificazione arrivata davvero al rush finale, solo la differenza reti ha permesso agli ucraini, tre punti ottenuti con due sconfitte e una vittoria, di continuare la loro partecipazione a Euro 2020. Al debutto l'Olanda aveva vinto 3-2, ma solo a cinque minuti dalla fine al termine aveva trovato il gol vittoria, al termine di una partita in cui Yarmolenko e Jaremchuk erano andati in gol, mettendo in difficoltà gli orange. I due giocatori sopracitati hanno deciso la seguente sfida con la Macedonia del Nord, mentre all'ultimo impegno è arrivato uno 0-1 in favore dell'Austria, vittoriosa con un gol di Baumgartner. In generale, l'Ucraina deve essere sicuramente più impermeabile in fase difensiva: con 16 tiri in porta subiti, è la squadra che ne ha dovuti fronteggiare di più dell'intero Europeo.
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