Tanta boxe italiana a febbraio: titoli nazionali, cinture Unione Europea e anche un mondiale. Dopo un gennaio rischiarato soltanto dall’impresa di Silvia Bordot, che a Compiegne in Francia, conquista l’europeo superleggeri battendo la locale Marie Helen Meron per getto della spugna al 4° round, con febbraio si cambia musica e il professionismo italiano torna ad essere attivo. In programma due tricolori, due titoli dell’Unione Europea e altri appuntamenti, tra cui il tentativo mondiale di Carmine Tommasone (19), del 2 febbraio, sul ring di Fresno nel Texas, contro l’imbattuto Oscar Valdez (24) detentore della cintura WBO piuma. Per il campano di Avellino, che combatte per la prima volta all’estero, si tratta di un confronto sulla carta impossibile, anche se nella boxe il verdetto non è mai scritto prima. L’occasione che la OPI82 dei Cherchi gli ha offerto, sarebbe stato sciocco rifiutarla. Tommasone, 34 anni, attivo dal 2010, è un ottimo tecnico, conosce il mestiere e potrà sempre dire di aver combattuto per un mondiale vero. Tra l’altro è l’unico professionista italiano ad aver disputato i Giochi olimpici a Rio nel 2016, battendo all’esordio il messicano Lindolfo Delgado, dato favorito e cedendo ai punti al cubano Lazaro Alvarez, bronzo olimpico, militando nei leggeri. Il campano è stato campione UE nel 2015 e campione intercontinentale WBA. Dopo l’esperienza di Rio ha combattuto altre tre volte, l’ultima a Firenze, battendo l’ennesimo messicano Giovanni Martinez (8-9-1), 14 anni più giovane, regolato largamente ai punti. Il messicano è diventato campione il 23 luglio 2016, battendo a Las Vegas, l’argentino Adrian Rueda (31-1) tremendo picchiatore, che fino a quel momento non aveva mai conosciuto sconfitte. Valdez lo ha messo KO al secondo round. Titolo difeso quattro volte, contro rivali di alta qualità, come il giapponese Osawa, il colombiano Marriaga, nel cui record figura anche una sfida col mitico Lomachenko, il filippino Servania, residente in Giappone. L’ultima difesa del giovane messicano, 28 anni, l’ha disputata a Carson (Usa) il 10 marzo 2018, battendo ai punti l’inglese Scott Quigg (34-2-2) che lo sovrastava in esperienza, già titolato IBF e WBA. Anche in questa occasione Valdez si è imposto nettamente. Per Tommasone la prova più difficile ma anche affascinante: combattere per un mondiale è il sogno di ogni professionista.
Il giorno prima a Foligno, la bella cittadina umbra, la Round Zero di Giulio Spagnoli, presenta un doppio tricolore. Nei piuma, Davide Dieli (17-4-1) contro Nicola Cipolletta (14-7-2), nei superwelter Francesco Lezzi (10-13-2) e Stefano Castellucci (32-7). Tre dei quali già stati campioni italiani. Solo il barese Lezzi non ha raggiunto il traguardo tricolore, bocciato nel gennaio dal 2017 dal corregionale Felice Moncelli ad Andria. Unico titolo raggiunto, campione youth IBF nel 2015, battendo il tanzaniano Maokola a Bari. Lezzi, 29 anni ha combattuto in Francia, Malta, Inghilterra e Germania e con i suoi 29 anni, è il più giovane del gruppo. L’avversario Stefano Castellucci, 37 anni, velletrano, residente ad Avezzano in Abruzzo, da molti anni. Esordio nel 2006 con una striscia vincente di ben 17 incontri, nel corso dei quali ha vinto il tricolore (2008) battendo Tobia Loriga, l’Intercontinentale WBA welter (2009) a spese dell’argentino David Achari. Prima sconfitta a Belgrado nel 2011 ad opera di Nikola Stevanovic. L’anno dopo tenta l’europeo contro Leo Bundu, a Udine, ma viene fermato per ferita al quinto round. Una carriera è sempre dignitosa. Viene da 4 vittorie, l’ultima ottenuta a Orenburg, lo scorso novembre, battendo Davide Doria (16-6-1), pugliese residente in Germania, che non si aspettava lo scherzetto del connazionale. L’altro tricolore riguarda il romano Davide Dieli, chiamato “mezzo gancio” che di anni ne ha 39 e esperienza da vendere. Pugile votato all’attacco, tricolore nel 2010, dell’UE nel 2012, ha tentato l’europeo maggiore, respinto dall’inglese Josh Warrington (28) uno dei più forti piuma, attuale campione del mondo IBF. Ultimo match lo scorso luglio, battendo il serbo Sabljov (2-25-2) modesto collaudatore. Avversario il napoletano Nicola Cipolletta, 30 anni, longilineo in attività dal 2009. Mobile ma poco incisivo, ha conquistato il tricolore (2015) dopo quattro tentativi a vuoto. Ha combattuto in Canada e a Las Vegas, dove ha disputato l’ultimo incontro il 20 ottobre scorso, battuto dall’irlandese Michel Conlan, ottimo dilettante, mondiale 2011, “fregato” ai Giochi di Rio. Per Cipolletta non sarà facile superare il più anziano rivale. Il 6 febbraio a Firenze, il locale Jovan Giorgetti (8-7) 36 anni, origine brasiliane di colore affronta il milanese Fathe Benkorichi (4), ottimo tecnico, che concede al rivale almeno una categoria. Sempre a febbraio, il giorno 9, al Principe di Milano, organizza la Francis Boxing Team in collaborazione con la Rocky Marciano, passata alla gestione di Elvis Bejko, col fondatore Biagio Pierri, responsabile tecnico. In programma i professionisti Rondena, Gurau, El Kadimi e Fiorini, oltre a Francesca Paglia contro Valeria De Francesco in rivincita. Boxe al femminile anche nei dilettanti. Per l’allestimento prezioso supporto alla Ring Rooster, degli sponsor Radio Taxi 8585, SuperMario 24 e Allianz di Rho Sermolino.. Nel giro di due giorni, il 22 e il 23, Michael Magnesi e Iuliano Gallo, il primo a Roma, il secondo a Varese, saranno chiamati alla conquista del titolo UE vacante. Nella serata allestita da Davide Buccioni, Magnesi (13), 24 anni di Cave (Roma), avrà di fronte l’andaluso John Carter Martinez (9-0-1) coetaneo del romano, a sua volta imbattuto, un pari contro il romeno Ion Costin (5-1-2), che indica anche i limiti dell’ospite. Magnesi, ha preso parte alle World Series, subendo l’unica sconfitta dal francese Ohumia, argento a Rio 2016 e iridato ad Amburgo 2017. Attaccante con buon pugno, a volte eccede, esponendosi alle repliche. Nella serata romana, l’avvocato Buccioni mette sul ring anche Mario Forte (11), i promettenti Francesco Russo (2), Luca Papola (5-1-1) ed Emiliano Tagliavini (3), diretta su Eurosport. Il giorno dopo a Varese, Massimo Brognara, il giovane e attivissimo procuratore e organizzatore lombardo, reduce dal trionfo in Francia di Silvia Bordot, offre al già campione italiano supergallo, Iuliano Gallo (9-2) mancino, 25 anni nato in Calabria, ma varesino-comasco adottivo, l’opportunità di conquistare il titolo dell’Unione Europea. Di fronte il francese Terry Le Couviour (13), che ha la stessa ambizione e un record emblematico per puntare al successo. Non è un picchiatore, ma possiede boxe intelligente ed è molto mobile. Per Gallo non sarà un test facile. Ad incoraggiarlo il pubblico che sicuramente non mancherà per sostenere il proprio beniamino. Match incerto, che renderà l’attesa ancora più eccitante.
Giuliano Orlando