La Stramilano dei tapascioni nacque al bar su suggerimento di un vigile urbano. Era la fine del 1971, vicino al Natale e quel “ghisa” parlando con tre amici che avevano confidenza con l’esercizio della corsa su strada, suggerì un’idea: “Perché non organizzate una bella scarpinata a Milano?”. La provocazione non cadde nel vuoto. In particolare su Renato Cepparo, che dopo la lunga prigionia nell’Unione Sovietica, una volta tornato a casa, asciutto come un’acciuga, 25 kg. meno di quando era partito in guerra, riprese a correre onde ritrovare la condizione perduta. Per coinvolgere il maggior numero di persone iniziò a organizzare quelle che nel tempo diventarono le “non competitive” fenomeno cresciuto nel tempo fino ad essere il movimento podistico più importante d’Italia, capace di coinvolge circa tre milioni di persone ad ogni fine settimana. La prima corsa organizzata da Cepparo fu la Milano-Proserpio in Brianza, una corsetta di 42 km.
A passo libero che raccolse l’adesione di oltre 700 persone, oltre ogni attesa. In quel bar, oltre a Cepparo a degustare il caffè del mattino si trovavano Camillo Onesti e Francesco Alzati, nomi storici del Fior di Roccia, la società polisportiva di Milano, che organizzava in pianura e in montagna e aderì con entusiasmo e coinvolgimento totale alla prima edizione della Stramilano. Che ebbe il battesimo la sera del 4 marzo 1972, con partenza dall’oratorio di Prato Centenario vicino a Viale Zara, imboccando l’infinito Viale Fulvio Testi per avvicinarsi al centro di Milano. Il Fior di Roccia, guidato da Alzati e Onesti aveva preventivato il tetto di 3000 iscritti, a mille lire a pettorale. “Ne arrivarono più di 7000, scombinando tutti i piani. – mi ricordava Onesti, scomparso nel 2014 – Un casino totale, i rifornimenti presi d’assalto sia pure in allegria. Facemmo fatica e riportare indietro i tavoli. Non solo, lungo il viale Fulvio Testi tutte le sere stazionavano le lucciole in attesa dei clienti. Quell’invasione di gente che in tenuta varia, dalla tuta ai calzoncini corti, oltre a centinaia di famiglie comprese mamme con i piccoli in carrozzina, diede luogo a commenti e anche proteste, per il disturbo che arrecavano all’usuale lavoro”.
L’esperienza fu utile e nelle successive edizioni, che anni dopo partirono dal centro di Milano, l’Arena e il Duomo in particolare, anche se l’esplosione corale di una città che per un giorno apre al popolo dei camminatori, inizialmente non era prevedibile. A 47 anni di vita la Stramilano è la corsa più partecipata al mondo, il termine che la contraddistingue ha superato in termini di popolarità ogni altro “brand” relativo alla città. Corsa col record della presenza di iscritti da tutto il mondo, appuntamento al quale Milano si sente coinvolta come con nessun altro richiamo. Domenica 25 marzo l’appuntamento ha i numeri che ne assicurano la valenza mondiale. Alzati e Onesti non ci sono più, anche se sicuramente sulle nuvole di loro competenza, dove sono saliti, santi e beati saranno coinvolti in sane tapasciate. Unico appunto alla conferenza stampa, come sempre molto affollata, non averli ricordati. Corsa che coinvolge tutti, quest’anno tocca anche alla madrina, la showgirl e attrice di New York, residente in città Justine Mattera, graziosa e spigliata, praticante del triathlon, che prenderà parte alla mezza competitiva. Non era mai successo in passato per una madrina. Ho avuto una mezza promessa da parte del Presidente del Coni della Lombardia, l’ex canoista iridato Oreste Perri, amico di vecchia data, di correre la Stramilano di tutti, quella di 10 km.
Spero mantenga l’impegno. Il programma del 25 aprile, si sviluppa su tre eventi, che i fedelissimi ben conoscono. Alle ore 9 da Piazza Duomo e arrivo all’Arena, il via dei 10 km., con le solite 40.000 persone che attraverseranno Milano vedendo la città con occhi diversi, quelli dello spettatore a passo d’uomo o di corsa. Alle 10 la Stramilanina, famiglie con prole. Infine, alle ore 10.30 sarà la volta della Stramilano Half Marathon con partenza e arrivo in Piazza Castello. Migliaia di atleti professionisti e appassionati maratoneti si metteranno alla prova correndo a ritmo serrato sulla classica distanza di 21,097 Km. La Stramilano è anche occasione di socializzazione e aggregazione grazie ad Abio, per i bambini ospedalizzati; Associazione Aiuto ai Giovani Diabetici, Africa&Sport, Il centro clinico Nemo, patologie neuromuscolari, Disabili No Limits, l’associazione fondata dall’atleta paralimpica Giusy Versace, Dutur Claun, clown terapia, Fabula, assistenza ai bambini autistici; Le Gocce, per aiutare bambini diversamente abili; Faraja House, aiuto ai ragazzi di strada in Tanzania e City Angels, gli angeli della strada che aiutano senzatetto e cittadini bisognosi. Una giornata speciale che grandi e piccini vivranno in armonia e serenità, senza dimenticare i meno fortunati.
Articolo scritto da Giuliano Orlando
La Stramilano numero 47 non è solo occasione di sport e divertimento, ma anche di socializzazione, aggregazione e solidarietà sostenendo da sempre diverse associazioni, fra cui: All’evento prenderà parte anche l’Esercito Italiano con un migliaio di atleti militari provenienti non solo dalla Lombardia, ma da tutta Italia. Cinque carabinieri della squadra sportiva Paracadutisti di Livorno si lanceranno da un AB412 del nucleo elicotteri di Volpiano, per atterrare al centro dell’arena civica. Ad assicurare il successo della manifestazione sarà, come sempre, il Comitato Organizzatore, che opera con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, della IAAF, della Fidal e del CONI e con il supporto di Banco BPM, Asics, BMW, Parmigiano Reggiano, Matt.
Per saperne di più sulle tante attività ed eventi della Stramilano 2018: la pagina Facebook (www.facebook.com/Stramilano) dove si possono scambiare opinioni, consigli ed essere sempre aggiornati sulla gara, il canale video (www.youtube.com/Stramilanopeople) e il sito www.stramilano.it dove trovare tutte le informazioni utili per iscriversi alle tre gare e consultare i suggerimenti di allenatori e medici per affrontare al meglio la corsa.
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