Telethon entra nel maxibasket con Over Sport Italia

Pubblicato il 6 gennaio 2022 alle 13:00
Categoria: Basket nazionali
Autore: Redazione Datasport

Il 2022 è cominciato sotto una buona stella per il gruppo di maxigiocatori dell’Associazione Culturale Sportiva Over Sport Italia, che raccoglie e prepara le nazionali azzurre Over 60, 65 e 70 per portarle alle competizioni internazionali (campionati Europei e Mondiali). Questi maxi-azzurri giocheranno infatti con la scritta “Telethon” sulla maglia.

La parthership fra Associazione Over Sport Italia e Telethon può cominciare fin da subito, ben prima che abbiano inizio gli Europei in programma a Malaga dal 24 giugno al 3 luglio di quest’anno. Si pensava di inaugurare la maglia azzurra con Telethon il 15 gennaio nel torneo di Fabriano, che però è stato annullato  per Covid.  Ma i ragazzi d’epoca sono pronti per il primo degli impegni ufficiali  che seguiranno.

L’apprezzamento di Telethon per il maxibasket rappresenta un fatto decisamente positivo per il movimento dei maxi appassionati della palla a spicchi. Telethon infatti dimostra di  riconoscere alla pratica sportiva dei veterani del canestro (dai 40 agli 80 anni) valori di efficienza fisica in grado di prevenire malanni e di tutelare la buona salute. Vale la pena ricordare che, in questa pandemia da Covid, non sono stati rari i casi registrati negli ospedali, di rapide guarigioni da parte di coloro che si sono tenuti in forma giocando a basket anche in tarda età.

Del resto i due organismi marciano nella stessa direzione, la difesa della salute.  Artefice del ‘matrimonio’ fra Telethon e maxibasket  è stato l’azzurro Over Rolando Marchi detto Rolly, e dunque bisogna dargli atto di avere favorito una unione che promette bene. Ma veniamo alle somiglianze fra Telethon e maxibasket.  Telethon nelle sue annuali maratone televisive raccoglie fondi da devolvere alla ricerca sulla distrofia muscolare e su altre malattie rare e difficilmente curabili. Nel 2021 la raccolta è stata da record: € 53 milioni 839.528 grazie alle ore di trasmissioni televisive cui hanno partecipato personaggi in vista dello spettacolo.  Il maxibasket raccoglie giocatori di basket che – a qualunque età – vogliono rimettersi in gioco con lo scopo di giocare nelle varie rappresentative azzurre nelle competizioni internazionali.  Grandi risultati anche da parte di questi maxi-azzurri: nei 12 anni prima dello stop per pandemia hanno vinto – nelle varie categorie - 10 titoli europei e 11 mondiali. In sostanza sono gli unici azzurri che vincono titoli e tengono ben alto il buon nome del basket italiano.

Se teniamo conto delle sole competizioni maschili (in Italia le donne rispondono poco ai richiami del maxibasket) l’Italia figura al terzo posto nella graduatoria mondiale del maxibasket dietro a Usa e Russia. Le somiglianze fra Telethon e maxibasket non finiscono qui. Entrambi sono nati negli Anni Sessanta, ed entrambi hanno assunto una importanza sempre maggiore negli ultimi anni.

Telethon (contrazione di television marathon) è una maratona televisiva nata negli Stati Uniti su iniziativa del popolare comico Jerry Lewis con il fine di raccogliere fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare. Nel corso degli anni il termine è diventato di uso generale e si riferisce ad una qualsiasi trasmissione televisiva della durata di ore, o persino di giorni, mirata alla raccolta di donazioni.

In Italia l’iniziativa delle maratone televisive ha avuto inizio nel 1990 grazie  all'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare e a Susanna Agnelli. Il maxibasket è nato in Argentina nel 1969 per iniziativa di Eduardo Rodríguez Lamas e si è poi diffuso in tutto il mondo.  Ora Telethon ha acquisito visibilità in più perché figurerà sulle maglie azzurre dei maxi-giocatori di Over Italia che disputeranno gli Europei a Malaga l’estate prossima e i Mondiali a Orlando (Florida) nel 2023. Le eventuali vittorie delle nostre nazionali potranno dare lustro e popolarità a Telethon, portandolo magari a un nuovo record di donazioni.

Ricordiamo infine che la partnership con Telethon va nel senso delle iniziative benefiche già imboccate dagli azzurri del maxibasket. A cominciare da quella che ha per scopo la costruzione di un campo di basket per i ragazzi di Aleppo, città martoriata da 9 anni di guerra. Un campo che si aggiunge a quelli già donati dal maxibasket a Keita (Sahel, Niger) e di Gerico (Cisgiordania).

Mario Natucci