Il pre-Wimbledon vede ancora protagonista Roger Federer. Lo svizzero, tornato numero 1 del mondo grazie alla vittoria dell'Atp Stoccarda, ottiene un'altra finale, stavolta sull'erba tedesca: ad Halle, il 36enne supera in semifinale lo statunitense Denis Kudla con il punteggio di 7-6 7-5 maturato in 1h30' di gioco e vola all'atto conclusivo, dove affronterà Coric, giustiziere di Seppi ai quarti di finale e qualificato dopo il ritiro di Bautista-Agut. Contro il croato, Roger Federer avrà la possibilità di conquistare il titolo numero 99.
Contro Kudla, Federer, di fatto, vive soltanto un passaggio a vuoto: nel primo set, strappa il servizio e vola sul 2-0, ma lo statunitense trova il controbreak e pareggia 2-2. Nessuno dei due tennisti cederà più il turno in battuta: il primo set viene quindi deciso al tie-break, stradominato dallo svizzero, che vola sul 6-0 e, al secondo set point, fa 7-1, conquistando il primo parziale in 42 minuti. Nel secondo, Federer fatica più del previsto, visto che annulla ben cinque palle break in favore di Kudla, evitando prima l'1-3, poi il 3-5. Al momento di sfruttare i varchi lasciati dal numero 109 della classifica Atp, inoltre, il campione di Basilea concretizza l'unica palla break concessa dall'americano e vola sul 6-5: è il preludio alla vittoria di Federer, che al primo match point chiude in 1h30' di gioco sul 7-6 7-5, volando in finale.
Adesso, tra Federer ed il titolo numero 99 in carriera c'è soltanto Borna Coric. Il croato, infatti, vola in finale sfruttando l'infortunio di Roberto Bautista-Agut, che accusa un problema all'anca che non gli consente di proseguire un match durato appena cinque game (3-2 il parziale per lo spagnolo). Per lo svizzero è la venticinquesima finale sull'erba, con un bilancio di 18 vittorie e 6 sconfitte. Ad Halle, inoltre, Federer ha vinto 9 volte, compreso il successo dello scorso anno contro Alexander Zverev. Una doppia opportunità per il numero uno del mondo: trovare il decimo successo ad Halle e costruirsi la possibilità di ottenere il suo centesimo successo proprio a Wimbledon. Per riscrivere, ancora una volta, la storia del tennis.