Settimana scorsa Fabio Fognini e Marco Cecchinato avevano trionfato a Bastad e Umag, e domani Matteo Berrettini proverà a imitarli a Gstaad. Il tennista romano, 22 anni e tanto talento, sta vivendo un momento magico: ha conquistato il bronzo ai Giochi del Mediterraneo, raggiunto il secondo turno a Wimbledon eliminando Sock e ora (dopo la parentesi negativa di Bastad, out al 2° turno contro Laaksonen) vive un autentico sogno. Berrettini ha infatti conquistato la sua prima finale ATP nel torneo svizzero di Gstaad, e l'ha fatto senza perdere un singolo set: il romano ha esordito contro Albot (6-4. 6-2), e poi ha battuto tennisti dal ranking più alto come Rublev (6-3, 6-3) e Feliciano Lopez (6-4, 6-3).
L'allievo di Vincenzo Santopadre ha trovato sulla sua strada in semifinale l'estone Jurgen Zopp, giustiziere di Fabio Fognini nel primo turno, e l'ha sconfitto abbastanza agevolmente: il numero 107 al mondo è andato in tilt col gioco incisivo di Berrettini, bravissimo nei colpi dal fondo e nelle palle corte. Il primo set è stato vinto 6-4 e dopo aver annullato due palle-break, mentre il secondo è stato più combattuto: lotta al servizio, zero palle-break e l'arrivo al tiebreak vinto dall'azzurro. Berrettini ha sofferto di un pizzico di braccino nell'occasione della prima palla-break, ma in seguito ha vinto col punteggio di 8-6. Per lui un nuovo successo in due set e l'attesa della finale contro il vincente della semifinale tra Djere e Bautista-agut (in corso, Djere è sul 2-1 nel terzo set): domani Matteo Berrettini si giocherà la prima finale dunque, e solo conquistandola è già salito al numero 67 al mondo. L'eventuale e auspicata vittoria lo proietterebbe invece molto vicino alla top-50, e chissà che l'Italia non riesca a conquistare il terzo titolo ATP (il primo in carriera per Berrettini) nel giro di otto giorni.