Sara Errani, dopo la squalifica di due mesi per doping a causa della positività al letrozolo, si difende dalle accuse che l'hanno travolta in questi giorni: "La sentenza parla chiaro, sono stata ritenuta responsabile di aver assunto involontariamente una sostanza che non ha effetti dopanti per una donna. Su di me sono state dette tante falsità, non ho mai assunto sostanze proibite e il test è positivo per contaminazione da cibo - ha dichiarato la tennista italiana - non so esattamente come possa esser accaduto che la pillola del farmaco assunto da mia madre sia finito nel cibo, ma è l'unica opzione plausibile, visto che non c'è stata assunzione volontaria".
La Errani, che nel 2012 è stata capace di raggiungere la finale del Rolland Garros, ha inoltre deciso di fare ricorso contro la sentenza dell'Itf, che gli farebbe perdere tutti punti in classifica conquistati dal 13 febbraio a oggi, facendola scendere oltre il 200esimo posto nella classifica Wta: "Siamo al lavoro con gli avvocati, ma comunque vada non ho perso la voglia di giocare a tennis - ha dichiarato la Errani - e dopo questo brutto periodo tornerò a lavorare più duramente".