Il mondo del tennis è sotto shock. Andy Murray, tre volte campione di uno Slam, ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni. “Gli Australian Open potrebbero essere il mio ultimo torneo, vorrei continuare fino a Wimbledon, ma non so se ci riuscirò. Ho troppo dolore, è molto dura” ha dichiarato tra le lacrime in una conferenza prima dello Slam australiano.
Il tennista classe 87, uno dei quattro grandi assieme a Federer, Nadal e Djokovic, ha confermato la sua presenza a Melbourne: “Ho sopportato il dolore da venti mesi a questa parte. Le ho provate tutte per cercare di far stare meglio la mia anca. Ha aiutato ma non abbastanza: sono in condizioni migliori rispetto a sei mesi fa ma avverto ancora molto dolore. Ed è dura”.
Murray ha vinto una volta gli Us Open e due volte Wimbledon, torneo a cui punta per chiudere la carriera in casa. “Ho intenzione di giocare posso ancora competere a certi livelli anche se non quanto sarei felice di fare. Il dolore è davvero tanto ed io non voglio continuare a giocare in questa maniera. Durante l’off-season a dicembre ho parlato con il mio team e ho detto che non potevo continuare ad andare avanti così, che avevo bisogno di mettere un punto perché non potevo continuare senza avere alcuna idea su quando il dolore sarebbe cessato”.
Ma esso non ha mai cessato di tormentare il vincitore di 45 titoli Atp: dopo venti mesi e un’operazione, proprio in Australia, per risolvere i problemi all’anca il dolore non se ne va: “Smetto perché voglio tornare a fare le cose comuni, come mettere una scarpa o un calzino, senza avere dolore. Ho l'anca davvero molto danneggiata, il chirurgo che mi ha operato lo scorso anno me lo ha confermato. L'intervento dello scorso anno non è servito a ridurre il dolore. Continuare solo in doppio? No, non rischio la mia salute”.