La tennista italiana, Sara Errani, è stata squalificata dalla federazione per 2 mesi. La motivazione? E' risultata positiva alle analisi antidoping. L'ufficialità è arrivata dalla Federazione Internazionale di Tennis con un comunicato. La sostanza incriminata è il Letrozolo, un ormone illegale, trovato nelle analisi fatte alla Ferrani il 16 febbraio 2017. La condanna è comunque lieve, il minimo imponibile, segno che la federazione ha creduto alla buona fede dell'atleta.
Non si è fatta attendere la risposta della tennista, inviata traite Twitter, in un messaggio in cui "Sarita" ha voluto raccontare la sua versione dei fatti: "In seguito ad un controllo delle urine effettuato il 16 febbraio scorso, fatto mentre mi trovavo a casa dei miei genitori, sono stata trovata positiva al Letrozolo, una sostanza che è sulla lista proibita del programma antidoping Wada. Non ho mai assunto, nella mia vita e durante la mia carriera, nessuna sostanza proibita. Dal primo giorno che sono diventata professionista ho sempre seguito puntigliosamente il programma Wada; non ho mai chiesto una deroga, neppure quando ne avrei avuto bisogno perché malata. Questa sostanza è tuttavia presente nel Femara, un medicinale che mia madre assume giornalmente dal 2012 a scopo terapeutico, in seguito ad un intervento chirurgico subito per un tumore al seno, ed è quindi presente fra le mura domestiche. Questo medicinale è molto pericoloso per la salute, se assunto da una persona di sesso femminile che non sia ancora in menopausa. Oltre a sgradevoli effetti collaterali (rischio di tumore alle ovaie, riduzione della densità ossea, osteoporosi...) provoca, se assunto ripetutamente, una sorta di menopausa "chimica". Allo stesso tempo, non sono mai stati dimostrati effetti di miglioramento delle prestazioni fisico/atletiche, in soggetti di sesso femminile. Assieme ai miei famigliari abbiamo pensato e ripensato, cercando di capire come possa essere successa questo tipo di contaminazione, dato che sono sicura al 100% di non aver assunto una pastiglia per errore. L'unica ipotesi percorribile è stata quella di un accidentale contaminazione del cibo consumato all'interno della nostra casa. Questa ipotesi è stata ulteriormente confermata da un test sui capelli, al quale mi sono volontariamente sottoposta. E' stato sperimentalmente verificato che l'assunzione di una quantità pari o superiore a quella di una singola compressa di Fermara produce una quantità di Letrozolo rilevabile nei capelli ma nei miei non è stata trovata la minima traccia. Mi sento estremamente frustrata ma posso solamente cercare di essere forte ed aspettare che questo periodo arrivi a conclusione. Sono molto arrabbiata ma allo stesso tempo in pace con la mia coscienza, assolutamente consapevole di non aver fatto nulla di male e di non aver commesso nessuna negligenza nei confronti del programma anti-doping".