Dopo tre anni è arrivata l’assoluzione per Daniele Bracciali e Potito Starace. I due tennisti azzurri erano stati accusati di aver truccato diversi match di tennis anche a livello internazionale tra il 2007 e il 2011. Oggi è arrivata l’ultima parola sulla vicenda con l’assoluzione “poiché il fatto non sussiste”; insieme a loro giudicato innocente anche l’ex direttore sportivo del Perugia Calcio, Roberto Goretti.
Starace è felice del risultato, anche se resta l’amaro in bocca per tre anni di carriera persi: “Sto bene, oggi è un giorno importante. Giustizia è fatta dopo un percorso molto lungo ed anni durissimi” Ha detto il tennista ai microfoni di Radio Sportiva. “Sono molto felice, non ci sono altre parole. Sono stato assolto due volte dalla giustizia sportiva ed infine anche da quella ordinaria. Resta tanto amaro in bocca perché ero in attività ed avevo una discreta classifica quando è successo il tutto. Alla fine del 2014 la mia carriera si è fermata. Sono state dette cose non vere, brutte, scritte senza sapere le cose. Cose che fanno male ma io sapevo di essere innocente ed ho solo aspettato questo momento, sapendo che sarebbe finita così. Questi tre anni che ho perso nessuno però potrà ridarmeli”
Interrogato poi sul futuro e su un suo eventuale ritorno nel circuito ha spiegato: “Adesso ho un'accademia a Roma, ma non credo che riprenderò l'attività agonistica. Ho 36 anni, dovrei ricominciare da zero e non penso di potercela fare”. Ha concluso.