Dopo le polemiche della finale femminile di US Open, in cui Serena Williams si è resa protagonista di un battibecco con l'arbitro spagnolo Albert Ramos, la WTA ha rotto il silenzio prende le difese della 23 volte campionessa di tornei dello Slam. Durante la finale di sabato, in cui la Williams ha perso contro la giovane giapponese Naomi Osaka, il giudice di sedia iberico ha inizialmente dato un avvertimento alla statunitense dopo che il suo coach, Patrick Mouratoglu, le ha comunicato qualcosa dagli spalti (il coaching non è ammesso, secondo il regolamento).
Pochi minuti più tardi, dopo aver perso un punto importante commettendo un errore banale, Serena ha scagliato la racchetta al suolo con forza e l'arbitro l'ha redarguita per la seconda volta con un penalty point da scontare nel game successivo. La tennista americana, a quel punto, non si è più trattenuta, sbottando nei confronti di Ramos accusandolo di essere un ladro e di sessismo: il giudice di sedia, applicando il regolamento in caso di insulto verso l'arbitro, ha inflitto all'americana un game di penalità, aprendo così la strada alla Osaka verso la vittoria finale. La WTA ha rilasciato un comunicato in merito alla questione, prendendo la parte di Serena e di tutte le donne rispetto invece al trattamento riservato ai colleghi maschili: "Nel match tra Serena Williams e Naomi Osaka sono emerse delle chiare differenze nel modo di arbitrare gli uomini e le donne. La WTA ritiene che non debba esistere nessuna disuguaglianza nel tollerare le emozioni espresse dalle donne e dagli uomini. Bisogna impegnarsi per garantire un trattamento paritario a tutti i giocatori e a tutte le giocatrici. Purtroppo questo non è accaduto nella finale di singolare femminile a Flushing Meadows. Inoltre, noi riteniamo che il problema del coaching sia da risolvere una volta per tutte, consentendolo ai giocatori in campo. Ad ogni modo, la finale di US Open ha visto fronteggiarsi un astro nascente del tennis contro una leggenda di questo sport e speriamo che partite di questa caratura siano sempre più frequenti". Un comunicato che ha iniziato e continuerà a far discutere: il tema del sessismo nello sport sta diventando, di fatto, argomento all'ordine del giorno.