Il sogno di Paolo Lorenzi si infrange contro il gigante Kevin Anderson. L'azzurro, 35 anni, deve alzare bandiera bianca in quattro set sul punteggio di 6-4, 6-3, 6-7, 6-4, ad un passo dai quarti di finale. Il sudafricano si aggiudica i primi due parziali con relativa facilità, anche grazie al fenomenale servizio. Il senese, però, non molla e conquista la terza frazione al tie break ma, sul più bello, si blocca, cedendo con il punteggio di 6-4.
Paolo Lorenzi ce l'ha messa tutta ma, contro il gigante sudafricano Kevin Anderson, il cuore infinito del senese non è bastato. La corsa del 35enne azzurro si ferma dunque agli ottavi di finale degli US Open, dopo aver superato Fabbiano nel derby italiano al turno precedente. Anderson sfrutta a pieno il proprio colpo migliore, il servizio, e per i primi due set controlla il turno di battuta con estrema facilità, non consentendo a Lorenzi di raggiungere nemmeno un 30. Il 52-6 nei primi 12 turni del sudafricano è lo specchio della partita con Lorenzi che non può far altro che incassare un onorevole 6-4, 6-3.
Con lo scorrere del match, però, la precisione al servizio ed il cinismo di Anderson perdono di efficacia e per Paolino inizia un'altra partita. L'azzurro si conquista la prima palla break della partita e la converte all'istante, portandosi sul 3-2 nel terzo set. Il sudafricano, ferito nell’orgoglio, risponde per le rime e la frazione si decide solo al tie break. Qui Lorenzi si impone 7-4, strappando, in un tripudio generale, gli ultimi due punti sul servizio del suo avversario. Il copione sembra potersi ripetere anche nel quarto set quando, sempre nel quinto gioco, Lorenzi fa due su due alla voce palle break convertite. Lo spavento, però, questa volta fa nuovamente salire il livello di gioco di Anderson che chiude i conti sul 6-4 finale alla prima possibilità.