Prosegue l'avventura sull'erba di Wimbledon, terzo torneo dello Slam della stagione, per Fabio Fognini e Paolo Lorenzi mentre saluta i campi dell'All England Club Simone Bolelli. Il ligure supera in tre set 7-6, 6-4, 6-2 il canadese Vesely mentre il senese, che aveva iniziato ieri il match con l'argentino Zeballos, chiude in quattro set 7-6, 4-6, 7-6, 7-5. Niente da fare per il bolognese, battuto 6-1, 7-5, 6-2 dal francese Tsonga.
Per la terza volta in carriera Fabio Fognini arriva al terzo turno di Wimbledon, il prestigioso torneo del Grande Slam sull'erba dell'All England Club. Al ligure bastano due ore di gioco per superare in tre set 7-6, 6-4, 6-2 il canadese Vesely: nel primo set entrambi difendono il servizio, poi al tie break l'azzurro si impone 7-3; nel secondo parziale si va di pari passo fino al 4-4, poi nel nono game arriva il decisivo break di Fabio che chiude 6-4; nel terzo set Fognini strappa immediatamente il servizio a Vesely, vola sul 2-0 e poi chiude 6-2. Al terzo turno se la vedrà con ogni probabilità con lo scozzese e idolo di casa Andy Murray, numero 1 al mondo e campione in carica.
Sfata il tabù Wimbledon Paolo Lorenzi che, dopo sei sconfitte, centra la prima vittoria sull'erba londinese battendo il mancino Zeballos nel match d'esordio, interrotto martedì sera per oscurità sul 2-2 del quarto set. Il senese ha chiuso la pratica in quattro set 7-6, 4-6, 7-6, 7-5: alla ripresa del gioco ha subito un break però lo ha subito replicato, e poi ha sigillato il discorso strappando la battuta all'avversario nell'undicesimo game. Lorenzi sfiderà ora il 20enne americano Jared Donaldson.
Fuori al secondo turno invece Simone Bolelli che cede in tre set 6-1, 7-5, 6-2 in un'ora e 54 minuti di gioco al francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 10 del ranking mondiale. Il bolognese manca l'approdo al terzo turno per la quarta volta in carriera dopo avercela fatta nel 2008, 2011 e 2014: con Tsonga c'è equilibrio soltanto nel secondo set visto che Bolelli è bravo a rispondere fino al 5-5, prima che il francese trovi il break decisivo nell'undicesimo game.