Per un'italiana che va al secondo turno, ce n'è un altro che lascia Wimbledon dopo nemmeno una partita. Francesca Schiavone, testa di serie numero 24, che allo Slam londinese sui campi in erba vanta i quarti di finale nel 2009, ha superato in tre set 2-6, 6-4, 6-4 la 18enne britannica Laura Robson, numero 111 del ranking Wta. La Robson ha vinto agevolmente il primo parziale centrando tre break, uno per il 3-1, un altro per salire 5-2 e poi un altro ancora per chiudere 6-2, con un doppio fallo della milanese, non al meglio fisicamente. Prima di tornare in campo nel secondo set, la Schiavone è tornata negli spogliatoi con la fisioterapista per curare il dolore alla parte bassa della schiena, e quando ha ripreso il gioco, ha conquistato il parziale per 6-4, strappando il servizio alla Robson nel settimo game per andare sul 5-3. Nel terzo e decisivo set la Schiavone deve soffrire più del previsto, forse anche per i guai alla schiena: avanti 5-1 e con a dispozione il servizio per chiudere il match, subisce due break dalla giovane Robson, che arriva fino al 5-4. La rimonta finisce lì perchè la milanese, seppur con difficoltà, tiene la battuta e chiude 6-4. Finisce l'avventura londinese di Paolo Lorenzi. Il suo match con Mahut, interrotto ieri per l'oscurità sul punteggio di due set pari, 3-6, 7-5, 7-6 (3), 5-7, si è concluso rapidamente nella ripresa di oggi, dove il francese ha liquidato agevolmente l'azzurro per 6-2 in poco più di mezz'ora. Mahut si è confermato avversario molto ostico sull’erba: nel 2010 fu protagonista sempre a Wimbledon del match più lungo della storia del tennis contro Isner.