Mancano ormai 8 giorni all'inizio del Mondiale russo, e in queste ore si sta alzando ufficialmente la tensione intorno alla rassegna iridata. Prima era arrivata l'amichevole annullata dall'Argentina, che ha deciso di non giocare contro Israele dopo aver ricevuto minacce di morte da alcuni attivisti filopalestinesi (inoltre, Messi ha dichiarato che ''in quanto ambasciatore UNICEF, non posso accettare di giocare contro chi uccide bambini innocenti''), e ora arriva la decisione dell'Inghilterra, che sicuramente farà discutere e non contribuirà a smorzare il clima di tensione e malsopportazione tra la Russia e i britannici.
La selezione dei Tre Leoni ha chiesto di recintare il centro d'allenamento scelto per preparare il Mondiale con un muro alto sei metri, così da proteggere i giocatori da occhi indiscreti e non solo. L'Inghilterra, vista la tensione politica tra i due paesi per l'avvelenamento dell'ex spia russa Skripal in terra britannica, teme ritorsioni e aggressioni da parte degli ultras russi, che potrebbero disturbare e tentare di aggredire i 23 scelti da Southgate: innalzando il muro, gli inglesi eviterebbero sia di trovarsi delle spie (com'era successo all'Italia nel 2014) a osservare gli allenamenti, sia di mettere a rischio l'incolumità dei giocatori. D'altronde quello degli ultrà russi è un grave problema, che era già esploso a Euro2016 e potrebbe ripresentarsi in questo Mondiale: l'Inghilterra è la prima a muoversi per difendersi dalla potenziale minaccia, e difficilmente verrà seguita da altre nazionali.