E' una giornata di festa per l'Alessandria che si gode un'incredibile e meritatissima qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Dopo avere eliminato, giocando in trasferta, due squadre di Serie A (Palermo e Genoa) e due squadre di Serie B (Pro Vercelli e Spezia), i grigi allenati da Gregucci sono entrati di diritto nella storia della competizione: erano trentadue anni, infatti, che una squadra di terza divisione non riusciva a qualificarsi alle semifinali. L'ultimo a centrare l'obiettivo era stato il Bari di Bruno Bolchi che, nella stagione 1983-84 si concesse il lusso di eliminare la Juventus agli ottavi e la Fiorentina ai quarti prima di arrendersi al Verona. L'Alessandria torna così tra le prime quattro di Coppa Italia dopo 80 anni: nel 1936 era riuscita addirittura ad approdare la finale dove venne nettamente sconfitta (5-1) dal Torino.
La festa dopo la splendida vittoria per 2-1 sullo Spezia è iniziata in città, dove era stato allestito un megaschermo per seguire la semifinale in piazza, ed è proseguita allo stadio Moccagatta dove un centinaio di tifosi si sono radunati per celebrare la storica qualificazione che riporta l'Alessandria nell'elite del calcio italiano. Comprensibile l'emozione dell'uomo simbolo dei grigi, Gianni Rivera, che proprio con gli alessandrini esordì in Serie A e che ora avrà il cuore diviso a metà in vista della doppia semifinale contro il Milan: "Io dovrei essere neutrale - le sue parole al 'Processo del Lunedì' - però un po' di attenzione per l'Alessandria ce l'avrò anche perché è una squadra ancora lontana dalla Serie A e se dovesse fare un balzo sarebbe un fatto eccezionale. Ecco, se il Milan arrivasse al terzo posto in campionato forse potremmo fare uno scambio con l'Alessandria per vederle entrambe in Europa".
L'uomo del destino è il 26enne veneziano Riccardo Bocalon che, dopo avere fatto piangere il Genoa ai quarti di finale, ha steso anche lo Spezia con una doppietta da urlo. Un attaccante abituato da sempre a giocare ai margini del grande calcio, ma con una particolare propensione per i gol miracolosi: era stato lui, nel 2010, a segnare la rete che valse al Portogruaro la storica promozione in Serie B. E ora il suo sogno di giocare a San Siro diventerà realtà: per uno come lui, cresciuto nelle giovanili dell'Inter, sfidare il Milan sarà un'emozione ancora più grande.