Primoz Roglic, ci ha preso gusto. Dopo aver vinto a Tortoreto, a Sassotetto, lo sloveno concede il tris sull’arrivo di Osimo. Una serie di vittorie che ricorda Moreno Argentin nel 1992 e Oscar Freire nel 2005. Era l’ultima tappa impegnativa,dopo i precedenti arrivi in salita. Un percorso fatto di 17 muri, nelle splendide colline marchigiane. Una percorso con tante asperità, un pavè finale, in cui poteva essere messa in discussione la maglia azzurra di leader. Invece il calabraone della Jumbo-Visma ha riconfermato la propria supremazia , aiutato da uno straordinario Wout van Aert che lo ha condotto fino all’ultimo strappo. La corsa è stata vivacizzata dalla solita fuga. In 11 sono partiti in cerca di gloria e visibilità. Il migliore in classifica con 22 minuti di distacco risultava Zimmermann,tutto regolare, da copione, il gruppo acconsetiva. Una volta conclusa la fuga, ci ha provato Vlasov che poteva rappresentare un pericolo. A quel punto la Jumbo-Visma ha preso il controllo. Nel muro finale, ci hanno provato Almeyda, Landa, Woods, ma era solo un fuoco di paglia. In volata Roglic ha vinto in scioltezza e ha spento tutte le presunte schermaglie. Lo sloveno si dimostra il più forte e prende tutte le maglie a disposizione, azzurra, ciclamino e verde. Un calabrone pungitutto. Ora ha un margine di 18" su Almeida e 23” su Geoghegan Hart. Domani, ultimo atto. Passerella finale a San Benedetto del Tronto che dovrebbe concudersi in volata, salvo sorprese Roglic si appresta a vincere con autorità la corsa dei due mari,come era successo nel 2019. Per la Città del Tronto un ottima vetrina per mettersi il luce. Da un recente sondaggio risulta la meta turistica balneare più apprezzata in Lussemburgo.
A cura di Marco Foianesi