Primoz Roglic, è tornato e si vede. Nel secondo arrivo in salita della Tirreno-Adriatico, vince di nuovo a Sassotetto dopo che aveva vinto la frazione di ieri a Tortoreto. Doppietta e maglia azzurra di leader della classifica generale. Lo sloveno precede sul traguardo l’italiano Ciccone e l’inglese Geoghean-Hart vincendo la quinta tappa, la più importante, la regina della corsa. Ci sono salite, ascese che toccano anche punte del 14% come quella finale , accorciata leggermente a causa del forte vento e posizionata a Fonte Landina. Su un percorso di 168 km, già difficile, le condizioni meteo lo rendono ancora più complicato che solo i ciciclisti, i campioni sanno sopperire. Vedere la corsa è uno spettacolo: scatti, controscatti, fughe. Pronti via, sette uomini vanno all'attacco. Il gruppo controlla e il ricongiungimento avviene ai -30km. Arrivati alle rampe più dure della salita verso Sassotetto, col cambio di ritmo cedono Lutsenko, Alaphilippe ed altri passisti. Il primo a scattare è Damiano Caruso. Guadagna anche una ventina di secondi e sembra quasi fatta.Ma da dietro gli scatti di Mas e Ciccone annullano l'attacco. Allo sprint il calabrone della Jumbo-Visma punge di nuovo. Lo sloveno si dimostra il più forte. Le due vittorie consecutive lo portano in testa alla generale. Ora Roglic ha un margine di 4" su Kämna e di 12" su Almeida in una classifica cortissima, coi primi dieci racchiusi in 31". Domani il leader dovrà difendersi sulle ultime asperità, i temutissimi muri marchigiani. Un percorso di 193 km con partenza ed arrivo a Osimo. Vale a dire la corsa si concentrerà su un circuito con durissimi saliscendi, fra le spendide colline anconetane.
A CURA DI MARCO FOIANESI