Tutto l'orgoglio di essere il tecnico del Torino. Alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro lo Zenit, Giampiero Ventura carica l'ambiente granata con parole forti: "Siamo il Toro, non una squadra qualunque. Dobbiamo gettare il cuore oltre l'ostacolo e sono convinto che possiamo passare - la sua analisi -. Per me c’è il 40 % di possibilità. Abbiamo gli uomini contati, ma il popolo granata ci spingerà alla rimonta".
Ventura presenta così la difficile gara dell'Olimpico, col Torino chiamato a rimontare il 2-0 di San Pietroburgo: "Dobbiamo fare la partita, abbiamo un solo risultato a disposizione e sappiamo che per ottenerlo non bisogna sbagliare nulla - le sue parole -. Se facciamo quello che sappiamo fare allora possiamo ribaltare tutto e passare: il gruppo lo sa, è fondamentale avere il giusto approccio. Le tante assenze? Fanno parte del gioco, è un'occasione talmente grande che dobbiamo superare ogni tipo di difficoltà". Sarà l'entusiasmo dell'Olimpico la chiave per il tentativo di rimonta: "Ci sosterrà uno stadio pieno, i nostri tifosi riconoscono la serietà e la professionalità di questa squadra. Domani non scenderà in campo una squadra qualunque: domani va in campo il Toro, che vuole giocare e vincere da Toro. Chi viene allo stadio domani non la fa per assistere ad una gara di cartello, ma perché sente come noi di poter vincere". Poi ecco l'orgogliosa rivendicazione del lavoro fatto in questi anni: "Una volta giocavamo contro squadre a noi inferiori e dicevamo 'speriamo di non perdere'; ora - conclude Ventura - giochiamo contro squadre di un livello superiore e diciamo 'possiamo vincere'. Sarà fondamentale leggere subito la partita e partire forte, senza subire gol: i miei ragazzi, come a Bilbao, sono pronti".