Torna la grande boxe sabato 8 giugno all’Arena di Monza, con titoli e sfide da non perdere.

Pubblicato il 27 maggio 2024 alle 20:05
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Torna la grande boxe sabato 8 giugno all’Arena di Monza, con titoli e sfide da non perdere.

di Giuliano Orlando

  

La TAF di Edoardo Germani mantiene le promesse e questo è un segnale molto importante.                                        

Dopo l’esordio positivo, oltre le previsioni, del 16 dicembre 2023 all’Allianz (ex Palalido) a Milano e il successivo appuntamento del 12 aprile scorso, sempre nella stessa struttura e un incremento di pubblico significativo, il promoter milanese col suo giovane e attivo staff, torna a proporre boxe di qualità e match stuzzicanti.

L’appuntamento è per la sera di sabato 8 giugno, nell’accogliente Arena Opiquad di Monza. Dando continuità alle sfide che servono per far crescere le nuove leve, come ha fatto nella precedente locandina, che ha visto la conferma di Dario Morello ai danni di Luca Chiancone, match col pepe sulla coda, che il bergamasco-calabrese ha comandato senza rischiare nulla, mantenendo il titolo del Mediterraneo dei medi. Che ha offerto l’esplosione di Jonathan Kogasso (11), il gigante nato in Senegal, e che Vincenzo Gigliotti nel corso degli anni, ha fatto crescere con dedizione assoluta, prossimo alla sospirata nazionalità italiana, pronto a centrare il tricolore dei massimi leggeri, trampolino di lancio per ulteriori traguardi. Le due ultime vittorie con KO spettacolari, ne hanno fatto un beniamino assoluto. L’avversario odierno, il tunisino Sadok Sebki (8-18-2) è di tutto riposo, pro dal 2008, 40 anni, forse troppo modesto, anche nel ruolo di collaudatore. A Milano si è vista la bella prestazione del leggero Francesco Paparo, 22 anni, milanese di Rho, pro dal 2022, contro l’esperto Jacopo Lusci e la conferma delle qualità del fiorentino Yassin Hermi, giovane e talentuoso peso medio, che sta lavorando nel gym di Giacobbe Fragomeni, per un ulteriore salto di qualità e ritrovare Luca Chiancone, col quale ha un conto in sospeso. Sia Paparo che Hermi saliranno sul ring di Monza contro avversari impegnativi. In particolare Paparo (8-0-1), l’allievo dello zio Francis, trova nel mancino calabrese Giuseppe Osnato (9-1), ottimo dilettante, residente a Milano, 25 anni, pro dal 2021, un rivale che sale sul ring per vincere. Avversario del fiorentino sarà il kosovaro Novak Radulovic (18-10-1), pro dal 2016, 28 anni, residente in Serbia, dove ha preso il passaporto, pugile con la valigia sempre pronta, visto in Italia nel 2019, perdere ai punti contro il romano Bevilacqua. Buon test, in vista di un confronto titolato. La volta scorsa, saltava alla vigilia della serata, l’atteso duello che assegnava il vacante il tricolore dei welter tra Akrem Ben Haj Aouina (10-1), tunisino residente da anni in Veneto, campione italiano dilettanti 2018 a Pescara, battendo tra la sorpresa generale Malanga e Sauli, contro il romano Pietro Rossetti (18-2) dal pugno pesante ma dalla mascella poco corrazzata, costretto al forfeit per un problema fisico. Stavolta la sfida dovrebbe realizzarsi senza intoppi. Nel corposo cartellone figura anche l’imbattuto massimo Alessio Spahiu (8), 33 anni, famiglia albanese da anni residente a Gardone Valtrompia nel bresciano, ex tricolore in maglietta, pro dal 2021, lanciatissimo verso lo stesso traguardo da pro, che ha un notevole seguito di fans. Alessio, ha compiuto il salto, non più giovanissimo ed è un grande esempio di tenacia e amore per questo sport. Si è trasferito diverse volte negli USA, per dare qualità al proprio bagaglio tecnico e nelle ultime prove si sono visti effettivi miglioramenti. Nell’occasione come avversario è stato scelto il romeno Ovidiu Enache (10-1-2), 34 anni, residente a Piacenza, pro dal 2016, dalle qualità notevoli non sempre messe a frutto. Arriva da una striscia di 3 vittorie e potrebbe essere la volta buona per tentare il colpaccio. L’altro massimo in programma è l’egiziano Mohamed Elmaghraby (8), che da anni vive a Bollate alla periferia della metropoli lombarda, dove ha un largo seguito, pro dal 2021, è imbattuto. A metterlo in difficoltà ci proverà l’albanese-italiano Stiven Leonetti Dradhaj (11-3-1), 28 anni di stanza a Milano, reduce dalla recente e prevista sconfitta contro l’inglese Ben Whittaker (7), argento ai Giochi di Tokyo 2021, la nuova realtà inglese nei massimi leggeri. Il medio Rocco Berardinelli (4-3), insegnante alla New Boxe Order a Como, 41 anni, tornato all’attività sul ring, iniziata nel 2016 e interrotta l’anno dopo. Nel 2023 rientra e ottiene tre vittorie, l’ultima il 7 aprile a spese di Gianluca Merone (0-1), bergamasco di Calolziocorte che ha chiesto la rivincita, prontamente concessa dal suo vincitore. Il supermedio Daniele Quiroz (3-1) è nato a Cuba, ha 28 anni e vive a Bologna dal 2010. Debutta nel 2019, battuto dal siciliano Gianluca Pappalardo (9-1) ottimo elemento, fermo dal 2021. A detta dei suoi maestri Quiroz ha notevoli qualità, ma combatte col contagocce. Due match nel 2019, stop fino al 2021 (1+) e uno vinto il 26 giugno scorso a Ferrara. Torna sul ring dopo undici mesi, per affrontare il coetaneo Valerio Mantovani (1), milanese che ha spedito KO al primo round, il giovane ungherese Karolyi Horvath (1-1), 18 anni, presentatosi con una vittoria all’attivo. Mantovani anche da dilettante ha vinto spesso prima del limite, in virtù di un pugilato molto aggressivo, che non sembra essere cambiato da professionista. Si tratta di capire se Quiroz è d’accordo o pensa di restituire pan per focaccia. agli assalti del pugile di casa. Anche perché si è trasferito a Milano, passando con Francis Rizzo per allenarsi con maggiore continuità, dando il via ad una carriera più significativa. Rizzo è entusiasta del nuovo acquisto: “Nel 2021 ha messo kot Leonardo Balli, oggi campione italiano supermedi. Da tre mesi si allena con noi e vedrete un pugile di talento”. Quiroz conferma il tutto: “Ho trascorso i primi 14 anni a Cuba e da 14 anni, vivo in Italia. Al momento sono ancora cubano ma penso di poter ottenere il cambio di nazionalità dopo tanti anni in Italia. Con Francis è cambiato tutto, adesso mi alleno a tempo pieno e conto di costruirmi un record di qualità a tempi brevi. A Bologna lavoravo dal lunedì al venerdì e mi allenavo poco. Vedrete a Milano il mio salto di qualità”. Questo il cartellone ufficiale, anche se non è da escludere qualche variazione, pedaggio da pagare ad ogni riunione in guantoni.

Giuliano Orlando