Un’altra inaugurazione rimandata rischia di far diventare un incubo il futuro stadio del Tottenham. Il club londinese è stato costretto a un nuovo rinvio per la data di ingresso nella sua nuova casa, programmata per il 13 gennaio, giorno della partitissima contro il Manchester United. I tifosi invece saranno costretti ad assistere alle partite casalinghe ancora a Wembley. Non che il “tempio del calcio” sia un brutto posto ma resta comunque una soluzione di ripiego che i tifosi si aspettavano di lasciare già ad agosto.
E invece tra un rinvio e l’altro siamo al 2019 e ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. L’impianto è finito ma resta inaccessibile per i soliti problemi legati ai sistemi di sicurezza. Le gare casalinghe con Watford, Newcastle e Leicester, insieme all'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, saranno dunque ancora ospitate dall'impianto di Wembley. “Ci scusiamo coi nostri tifosi, ringraziandoli per la loro pazienza. Forniremo maggiori informazioni sui test di sicurezza e sulle date degli eventi futuri nelle prossime due o tre settimane” ha dichiarato Daniel Levy, presidente del Tottenham. Il sospirato trasloco non avverrà prima della fine di febbraio.