Tour 2014: guarda lo speciale di Datasport
Nel giorno della consacrazione di Vincenzo Nibali, Tony Martin si conferma uno dei migliori cronoman al mondo e vince la 20a tappa del Tour de France, corsa contro il tempo da Bergerac a Perigueux. Il tedesco chiude con distacchi abissali sugli avversari; Vincenzo invece arriva quarto, dimostra la propria superiorità sui diretti rivali e si prepara alla passerella di Parigi in maglia gialla. Peraud vince il duello con Pinot per la seconda piazza, crolla invece Valverde.
Solo la strepitosa prestazione di Tony Martin mette in leggera ombra la fantastica cavalcata dello 'Squalo dello Stretto', capace di dimostrare che anche a crono (storicamente uno dei suoi punti deboli) è comunque di un altro livello rispetto agli altri uomini di classifica del Tour. Nibali chiude quarto, a 1'58" dal tedesco e dietro solo a Dumoulin e Barta, guadagnando un'altra quarantina di secondi sul secondo e confermandosi assoluto dominatore della 101esima edizione della Grande Boucle. La battaglia tra francesi per la seconda posizione vede trionfare Jean-Christophe Peraud, che nonostante una foratura recupera i 13 secondi di distacco su Thibaut Pinot: due transalpini sul podio, non accadeva dal 1984 con Fignon e Hinault (30 anni esatti). Chiude il suo Tour nel peggiore dei modi Alejandro Valverde, che si conferma al quarto posto ma prende due minuti da Peraud; balza invece al quinto posto a scapito di Romain Bardet un grande Tejay Van Garderen. Domenica arrivo a Parigi e brindisi sugli Champs-Élysées per il campione siciliano, che festeggia il ritorno dell'Italia sul gradino più alto del podio francese dal 1998, quando a trionfare fu l'indimenticato Marco Pantani.