Va all'olandese Lars Boom (Belkin) la quinta tappa del Tour de France, da Ypres ad Arenberg. Ma l'eroe di giornata è Vincenzo Nibali: lo Squalo di Messina è monumentale sul pavè sotto la pioggia, arriva terzo al traguardo con un ritardo di 19 secondi, consolida la maglia gialla e impone maxi distacchi ai suoi principali rivali, Contador e Valverde. Pomeriggio da dimenticare per Chris Froome, che cade ancora ed è costretto al ritiro.
E' la pinna gialla dello 'Squalo di Messina' a spiccare nella tormenta che investe il tracciato della Ypres-Arenberg: la tostissima tappa, condizionata dalla pioggia battente, vede subito la cancellazione dei due settori più complicati di quelli che da sempre caratterizzano la Parigi-Roubaix. Non si passa dunque da Mons-en-Pevele e da Orchies à Beuvry-la-Foret, a causa della presenza di enormi pozzanghere e tratti allagati. Si è ancora in territorio belga quando arriva il colpo di scena di giornata: Chris Froome cade per ben due volte e alla fine, complici anche le ferite riportate nella tappa di martedì, è costretto ad un ritiro tanto clamoroso quanto sfortunato.
Il gruppo accoglie la notizia shock e, appena si arriva sul pavé, ecco che si scatena la bagarre: Nibali è da subito il più tonico tra gli uomini di classifica, ma in un primo tempo Contador e Valverde sembrano reggere l'urto del siciliano. Il gruppo della maglia gialla in breve aggancia i sei fuggitivi e lo strepitoso lavoro dell'Astana (Fuglsang e Westra su tutti) manda in crisi anche Contador. Il favorito assoluto a questo punto sembra Fabian Cancellara, che però deve arrendersi all'incredibile azione di Nibali, del compagno Fuglsang e di un grande Lars Boom. E' l'olandese a bruciare tutti sul traguardo di Arenberg: Nibali arriva terzo ma incrementa in maniera notevole il suo vantaggio in classifica generale. Ora l'italiano ha 2'11" su Valverde e addirittura 2'37" su Contador: il rivale principale potrebbe diventare a questo punto Michal Kwiatkowski della OmegaPharma, undicesimo lo scorso anno al Tour e adesso quarto a 50". Ma è ancora presto per parlare del futuro, intanto Nibali si gode una giornata epica.