Tour de France, 14a tappa: Fraile vince in rimonta a Mende, Roglic regola il gruppo

Pubblicato il 21 luglio 2018 alle 18:40:37
Categoria: Notizie Ciclismo
Autore: Marco Corradi

Tour de France a doppia velocità: ci si aspettava qualcosa di importante dalla 14a tappa della Grande Boucle, che partiva da Saint-Paul-Trois-Chateaux e arrivava a Mende dopo 188km, e invece abbiamo assistito alle ennesime schermaglie nel gruppo maglia gialla, che si è mosso solo nel finale di tappa e ha lasciato andare la fuga. La frazione odierna prevedeva quattro salite, partendo dalla Cote du Grand Chataignier (1km al 7.4%), per poi proseguire con Col de la Croix de Berthel (9.1km al 5.3%) e Col du Pont Sans Eau (3.3km al 6.3), che portavano all'ascesa finale: la Cote de la Croix Neuve, 3km al 10.2%, portava alla breve discesa finale e all'arrivo sul traguardo di Mende, che ha premiato i fuggitivi. E d'altronde, non poteva essere altrimenti, vista la gestione del gruppo, che ha lasciato subito 7' di vantaggio ai battistrada e poi non li ha inseguiti, facendo andare il vantaggio oltre i 20' prima dell'accelerazione conclusiva. Nei 32 corridori al comando, c'erano Martinez, Rolland (Education First), Geschke (Sunweb), Izaguirre, Koren (Bahrain), Hepburn, Impey (Mitchelton-Scott), Amador (Movistar), Caruso, Kung, Van Avermaet (BMC), Alaphilippe, Gilbert, Lampaert (Quickstep), Sagan, Bodnar (Bora), Fraile (Astana), Slagter, Vermote (Dimension Data), De Gendt (Lotto-Soudal), Calmejane, Cousin, Boudat, Chavanel, Gaudin (Direct Energie), Gogl, Stuyven (Trek), Laporte, Edet, Perez, Turgis (Cofidis) e Degand (Wanty). 

Un gruppo decisamente nutrito, con molti corridori esperti nelle lunghe fughe o nelle tappe collinari, e decisamente d'accordo sul modus operandi: Sagan ha fatto suo lo sprint intermedio senza opposizione, e nessuno ha strappato i punti per i GPM alla maglia a pois Alaphilippe, ma soprattutto tutti tiravano per far andare a termine la fuga e così è stato. La corsa è esplosa nei km finali quando, dopo aver attaccato con Izagirre e Slagter, Stuyven si è trovato in testa da solo: il belga ha provato a resistere in salita, ma nel finale è stato superato e battuto da Omar Fraile, che si è involato in solitaria al traguardo battendo tutti e regalando un successo all'Astana. Secondo posto per Alaphilippe, bravo a superare Stuyven, mentre quarto è arrivato Peter Sagan, che di fatto ha oltre 300 punti sul secondo nella classifica a punti e ha ipotecato la maglia verde dopo il ritiro di Gaviria. Damiano Caruso è arrivato quinto, mentre il gruppo viveva una tappa parallela: Sky ha guidato a lungo e scarrozzato gli altri corridori, che si sono mossi solo nel finale di tappa. Il primo ad attaccare sulla salita conclusiva è stato Landa, ma l'azione decisiva è stata portata da Roglic, che si è reso imprendibile nonostante lo scatto in contropiede di Thomas, Froome e Dumoulin: lo sloveno ha regolato il gruppo arrivando a 18', e rifilando 8'' al terzetto, 18'' a Quintana e 22'' a Bardet. Sfortunato Daniel Martin, che ha perso 1'52'' per una foratura e scende in classifica: guida sempre Thomas, che ha 1'39'' su Froome, 1'50'' su Dumoulin e 2'38'' su Roglic. Domani la corsa affronterà l'ultima tappa prima del giorno di riposo: si parte da Millau e si arriva a Carcassonne dopo 181.5km che prevedono la Cote de Luzençon (3.1km al 5.9%), Col de Sié (10.2km al 4.9%), Pic de Nore (12.3km al 6.3%). L'ultima salita sarà a 40km dall'arrivo, poi tanta discesa verso Carcassonne: difficilmente si muoveranno i big.