L'Italia vola in Turchia per l'amichevole prima di chiudere la parentesi nera della mancata qualificazione al Mondiale. A Konya, per Mancini e per l'Italia va in scena un'amichevole che darà però parecchi spunti di riflessione
Il gol di Trajkovski al 92' ha regalato un sogno alla Macedonia, facendo al contrario piombare nel baratro l'Italia che manca l'accesso al Mondiale per la seconda volta di fila. Un risultato che assume i contorni di una disfatta, sia per il valore, sulla carta modesto, dell'avversaria, sia per come è maturata, dopo un girone di qualificazione al di sotto delle attese, a maggior ragione dopo la vittoria dell'Europeo in estate. Nelle ore seguenti al KO di Palermo, sembrava che Mancini potesse decidere di dare le dimissioni ma, stando alle ultime indiscrezioni, la sensazione che l'ex allenatore di Inter, City e Galatasaray possa proseguire sulla panchina azzurra è sempre più concreta.
L'Italia vola in Turchia per la sfida contro un'altra delusa, la Turchia, eliminata dalla corsa ai Mondiali dal Portogallo. Dopo un primo tempo negativo, chiuso sotto 2-0 con i gol di Otavio e Diogo Jota, Calhanoglu e compagni sono rientrati in partita grazie alla rete del totem offensivo, Burak Yilmaz. L'attaccante del Lille ha riacceso le speranze e, a 5' dalla fine, ha avuto la chance per portare il match ai supplementari ma ha sbagliato il calcio di rigore, calciando alle stelle. Un errore fatale, che ha spianato la strada al Portogallo, che nel finale ha chiuso i conti in contropiede con il gol di Nunes su assist di Leao e ora si giocherà il pass per il Mondiale contro la Macedonia, in casa.