Udinese: Guidolin \"Ci giochiamo l\'Europa\"

Pubblicato il 14 marzo 2011 alle 22:00:08
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Con 53 punti è quarta in classifica, in zona Champions League, con il Milan a +9. La scorsa stagione a questo punto del campionato era 16esima con 22 punti in meno. Con 54 reti, dopo quello dell'Inter, è il secondo attacco del campionato. Ieri ha “strapazzato” il Cagliari 4-0. E' l'Udinese targata Francesco Guidolin. "La classifica dice che stiamo facendo bene, ma mancano ancora due mesi. Comunque la nostra stagione finora è stata bellissima e se manterremo la forma e l´umiltà, potremo giocarci un posto in Europa – afferma il tecnico a Radio Sportiva -. Quando parlo di Europa però penso anche all´Europa League che per l'Udinese sarebbe un bel traguardo dopo la scorsa stagione e la brutta partenza di quest'anno".

Pupillo dell'attacco friulano oltre a Totò Di Natale è Sanchez: "Se manterrà la generosità e la voglia di crescere diventerà un fuoriclasse". Dodicesimo risultato consecutivo, 9 vittorie e 3 pareggi. Quinta vittoria di fila fuori casa (Genoa, Juve, Cesena, Palermo e Cagliari). Si vocifera un accostamento al gioco del Barcellona. "Mi lusinga – continua Guidolin -, ma noi siamo l´Udinese e loro sono il Barcellona: non dimentichiamolo. Forse il nostro gioco si avvicina al loro, visto che giochiamo con palla bassa e in velocità, ma questa è l´unica cosa che ci può accomunare. Se facciamo calcoli non andiamo lontano. Noi pensiamo ad una partita alla volta, stiamo lottando per qualcosa di importante e dobbiamo pensare in questo modo".

Il tecnico trevigiano ha commentato anche la crisi del calcio italiano in Europa: "Mi spiace per le italiane in Champions, ma non dobbiamo pensare che il nostro calcio sia in crisi. L'Inter è ancora Campione del mondo e d´Europa. A noi mancano le infrastrutture, abbiamo stadi vecchi e brutti, poco ospitali, che non portano ricchezza al club. Nei campionati esteri c´è un´atmosfera particolare allo stadio, ma non sempre le partite sono così belle come spesso si pensa".

Uno sguardo al futuro. "La Juve? Sto bene a Udine – risponde -. Lavoro volentieri e spero di poterci rimanere e progettare il futuro. Alla mia età, poi, non mi interessa più se il mio nome venga accostato o meno a un grande club. A 40 anni magari mi arrabbiavo, perché vedevo che chi aveva fatto meno di me aveva più opportunità, ma oggi no".