Il Milan era stato escluso dalle Coppe, salvo poi essere "perdonato" vista la solidità societaria garantita da Elliott. Così, però, non è andata al Rubin Kazan, che giovedì mattina è stato escluso dalle Coppe Europee della prossima stagione per aver violato le norme relative al Fair Play Finanziario. Il club russo, nel 2014, aveva stipulato un settlement agreement che prevedeva il rispetto di alcuni paletti imposti dall'Uefa, lo stesso che riguarda Inter e Milan. A differenza delle squadre italiane, però, il Rubin non ha rispettato i vincoli, e per questo è stato punito.
La squalifica arriva dopo la multa di 3 milioni di euro già inflitta al club russo, somma che dovrà nuovamente essere versata per violazione degli accordi. Una multa, insomma, comminata insieme all'esclusione dalle Coppe. In caso di qualificazione al termine della stagione in corso, vale a dire la Russian Premier League 2018/2019 (attualmente il Rubin Kazan è al quinto posto), la partecipazione verrà annullata; stessa sorte toccherebbe in caso di qualificazione al termine della stagione 2019/2020. Una vera e propria stangata per un club che manca dalle coppe europee dal 2015/2016. Curiosamente, ottenne l'accesso a quell'edizione dell'Europa League proprio grazie alla squalifica per violazione del Fair Play Finanziario da parte della Dinamo Mosca. In Champions League, invece, il Rubin Kazan non partecipa dalla fase a gironi del 2010/2011, mentre l'anno successivo fu eliminato ai Playoff.