UEFA: scatta la nuova riforma del Fair-Play Finanziario, i dettagli

Pubblicato il 25 maggio 2018 alle 10:25:03
Categoria: Notizie Champions League
Autore: Marco Corradi

Fair-Play Finanziario vol. III: è tutto pronto per la nuova riforma del FPF, varato nel 2010 da Platini e Infantino e modificato cinque anni dopo con l'inserimento del voluntary agreement. Di fatto, ogni presidente dell'UEFA ha cercato di correggere un sistema che presenta ancora parecchie crepe, e ora anche Aleksander Ceferin ha deciso di mettere mano al Fair-Play Finanziario: le modifiche verranno ufficilmente inserite a partire dal 1° giugno, e avranno due parole chiave. Trasparenza e solidità. L'idea di Ceferin è quella di evitare ed escludere totalmente tutti quei sistemi studiati dai club per eludere i controlli, truccare i conti e spostare le spese all'anno successivo: nei primi anni del FPF erano state colpite le spese pazze del PSG e del Man City, poi sono arrivati gli stop a vari club minori che stavano rischiando il fallimento a suon di deficit insostenibili (anche vittime illustri, vedi alla voce Fenerbahçe) e recentemente è arrivata la dura bocciatura al Milan, che rischia l'esclusione dalle coppe dopo il passaggio alla Camera Giudicante. Ma dalla prossima stagione tutto cambierà. Innanzitutto i club saranno costretti a pubblicare sul proprio sito i bilanci, nei quali andranno inserite le spese per le commissioni garantite ad agenti intermediari: di fatto, il club scriverà la cifra ''aggregata'' spesa per l'acquisto, sommando alla vera cifra le commissioni e quant'altro. 

Dunque, con questo sistema, ci saremmo accorti del denaro versato dalla Juventus a Raiola nella cessione di Pogba, delle varie TPO e quant'altro e delle maxi-commissioni fornite dall'Inter a Kia Joorabchian nell'estate di Joao Mario e Gabigol. Ma non finirà qui. Tutti si erano lamentati del fatto che le sanzioni del FPF arrivassero sempre nella stagione seguente a quella incriminata, e non sarà più così: se il club avrà un saldo acquisti-cessioni in deficit di oltre 100mln (il primo esempio che ci viene in mente è il Milan: 230mln spesi, 35 incassati), l'UEFA interverrà controllando i conti e la fattibilità di quel mercato e chiedendo garanzie sul rispetto dei parametri del Fair-Play Finanziario. Qualora non ci fossero sufficienti garanzie, via alle sanzioni e all'obbligo di rientrare del deficit già nella sessione seguente: con questo sistema, i super-acquisti alla Neymar dovrebbero essere frenati, o comunque far mettere il club sotto indagine. Stop anche ai finti prestiti per mascherare l'acquisto, com'è successo quest'anno con Mbappé: qualora la cifra del ''riscatto'' fosse altissima e fosse palese la voglia di aggirare le norme, l'acquisto verrà subito inserito a bilancio dall'UEFA. E stop anche ai trasferimenti ai club ''amici'' per fare plusvalenze e ridurre il deficit: la cessione ''supervalutata'' verrà comunque iscritta a bilancio col valore di mercato, in caso di cifre folli. Non potranno neppure essere anticipati a bilancio i ricavi del market pool dell'anno successivo, e si cercherà di ridurre il debito complessivo: prima dell'avvento del FPF sfiorava gli 1.7 miliardi nei top campionati, ora sarebbe di 280mln. E dovrà diventare ancora minore: ci sarà una stretta sui debiti, in attesa di arrivare al salary cap, che è la vera idea di Ceferin e potrebbe diventare realtà entro un paio d'anni.