UEFA, domani vertice per provare a ripartire: i temi del giorno

Pubblicato il 30 marzo 2020 alle 19:15:24
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Matteo Pifferi

In attesa di avere riscontri positivi per quel che concerne il Coronavirus, il calcio sta studiando le prime mosse per provare a ripartire: domani è previsto un importante vertice UEFA in videoconferenza.

Sono giorni difficili in tutto il mondo perché la pandemia Coronavirus ha colpito e sta colpendo il mondo intero. Quasi tutto lo sport si è fermato - eccezion fatta per la Bielorussia e pochissime altre nazioni come Nicaragua, Benin e Bolivia - ma il calcio, una delle industrie più produttive a livello mondiale, sta pensando a come si possa ripartire quando si riuscirà a contenere la diffusione del virus. A tal proposito, domani potrebbe essere la prima di tante giornate importanti per il calcio che verrà.

Intorno a mezzogiorno, infatti, è prevista una videoconferenza indetta e organizzata dall'UEFA con tutti i segretari generali delle 55 Federazioni per fare un punto della situazione circa lo stop del mondo del calcio. Ci sarà da discutere su eventuali date di ripartenza e su possibili nuove formule per comprimere il calendario e portare a termine la stagione in modo tale da avere poi la lista di squadre che comporrebbero la prossima edizione delle Coppe europee, sebbene sia da capire quale sarà il destino di Champions League ed Europa League di questa stagione. Un altro tema molto importante che verrà trattato è legato al calciomercato: qualora la stagione sportiva 2019-2020 dovesse prolungarsi oltre il 30 giugno, data di 'scadenza' di molti contratti attualmente in vigore, ci dovrà essere una proroga per impedire che i giocatori possano svincolarsi da un club a stagione non ancora completata. La UEFA traccerà un primo bilancio e ascolterà le idee delle varie Federazioni ma risulta evidente come qualsiasi proposta debba essere 'assecondata' da un calo del numero di contagi da Coronavirus: al momento, in tutta Europa, il numero di casi confermati ufficialmente si attesta alle 400mila. Un numero devastante che non lascia ben sperare in merito ad una ripartenza in tempi rapidi.