Una giornata piena di colpi di scena: l'Inter ha annunciato l'addio di Conte, Paolo Maldini ha congedato Donnarumma mentre la Juve ha salutato Paratici
Il campionato è finito da appena tre giorni ma è già in atto quella che può essere considerata come una rivoluzione. Partiamo dall'Inter perché nelle ultime ore ha preso sempre più corpo l'ipotesi di un addio tra Conte e la società nerazzurra e difatti è arrivata anche l'ufficialità. "FC Internazionale Milano comunica di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore Antonio Conte. Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club", si legge sul sito ufficiale dell'Inter. La rottura è derivata da prospettive diverse e visioni differenti di perseguire il progetto che, nell'ottica di Conte, aveva preso slancio con la vittoria dello Scudetto.
Se l'Inter dice addio a Conte - al tecnico andrà una buonuscita di 7 mln di euro - ed è alla ricerca del sostituto, anche in casa Juventus è tempo di saluti. Tramite una nota ufficiale, i bianconeri hanno confermato che non verrà rinnovato il contratto a Fabio Paratici. Dopo undici stagioni di lavoro intenso, di vittorie e di grande passione sul campo e dietro alla scrivania, Fabio Paratici, managing director Football Area della Juventus, lascerà il club. Il suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2021, non sarà rinnovato. Il dirigente bianconero e il Presidente Agnelli si sono incontrati oggi allo Juventus Headquarter della Continassa". Colpo di scena confermato anche in casa Milan perché Paolo Maldini ha, di fatto, congedato Gianluigi Donnarumma: Le strade si dividono, non posso che augurare il meglio a un ragazzo sensibile come lui.Credo che si debba ringraziare tutti i calciatori che hanno fatto questa stagione incredibile. Gigio è stato leader e spesso capitano. La gente fa fatica a capire cosa voglia dire fare il professionista, si deve essere pronti a cambiare casacca. So che è difficile da accettare, è sempre più difficile trovare carriere che iniziano in un posto e finiscono lì. Gigio va rispettato non ci ha mancato mai rispetto". Parole dalle quali traspare amarezza ma che testimoniano come sia diventato il calcio odierno.