Una folla di 5mila persone in lacrime ha partecipato oggi ai funerali di Michele Scarponi, lo sfortunato ciclista morto sabato scorso a seguito di un tragico incidente stradale mentre si stava allenando sulle strade di Filottrano, nelle Marche. Scarponi è stato composto nella bara con la divisa della sua squadra, l'Astana. Nel feretro sono stati messi anche i disegni di dei due figli del ciclista, gemelli di nemmeno cinque anni. Tantissimi gli amici di Scarponi presenti tra cui Peter Sagan, il presidente della Federiclismo Renato Di Rocco e Roberto Mancini: "Abbiamo perso un grande uomo, una persona perbene, un marchigiano doc oltreché un grande ciclista", le parole dell'ex tecnico dell'Inter.
Toccante il discorso del
ct della
Nazionale azzurra di
ciclismo, Davide
Cassani: "
Ciao, capitano. Sei sempre stato un capitano dentro. Hai sfidato così a lungo
Nibali che ne sei diventato il gregario. La cosa incredibile però è che sei morto da capitano come lo sei sempre stato. Quando Nibali ha vinto il Giro c'era la tua firma, l'hai aspettato dopo essere transitato primo sul Colle dell'Agnello e Valverde non ha vinto per colpa tua.
Valverde l'altro giorno ha vinto la Liegi-Bastogne-Liegi e appena ha vinto ha pensato a te e ha pianto perché gli mancavi e manchi a tutti quanti. Oggi qui c'è anche Peter
Sagan, che è campione del mondo, ed è qui non come campione del mondo, ma perché è tuo amico e piange come tutti.
Io non ti ho mai dato la maglia azzurra. Venerdì ci siamo parlati e mi hai chiesto 'Cassa, per quanti anni devo correre ancora?'. E io ti ho risposto: 'L'anno prossimo ai Mondiali di Innsbruck ho bisogno di uno come te'. Tu hai riso ed era un sì.
Sei e resterai sempre il nostro capitano. E io ti porto la maglia azzurra, che non è un regalo, ma un riconoscimento per tutto quello che hai fatto.
Tu ai Mondiali sarai uno dei nostri. Ieri mi ha chiamato Eddy
Merckx per fare le condoglianze a noi e alla tua famiglia:
tu non hai vinto quanto lui, ma per come lavoravi e per la tua serietà sei stato esattamente come lui".