Spettacolo Rafa Nadal. Il maiorchino batte Novak Djokovic nella finale degli Us Open e conquista per la seconda volta il titolo sul cemento di Flushing Meadows a New York: per lui si tratta inoltre del 13esimo Slam vinto in carriera, solo Sampras (14) e Federer (17) hanno fatto meglio. Un successo netto quello dello spagnolo, arrivato in quattro set (6-2, 3-6, 6-4, 6-1) dopo tre ore e 21 minuti di gioco.
Padrone incontrastato della terra rossa, Nadal sta diventando implacabile anche sul cemento: basti pensare che nel 2013, sulla superficie più dura, non ha mai perso conquistando i tornei di Indian Wells, Montreal, Cincinnati e, appunto, New York. Era lui, quindi, il favorito della vigilia e il pronostico è stato rispettato. Non sono mancati i momenti di difficoltà per lo spagnolo, anzi: tra il secondo e il terzo set il match sembrava volgere dalla parte di Djojovic, bravo a rientrare in partita dopo avere perso nettamente il primo. Il capolavoro di Rafa si materializza nel terzo set sul punteggio di 4-4: sotto 0-40, annulla tre palle break, tiene il servizio e nel game successivo lo strappa a Nole rimontando dallo 0-30. Per Djokovic è il colpo del definitivo ko: il quarto set non ha storia, Nadal passeggia vincendo 6-1 e si gode l'ennesimo trionfo.
"Per una serie di motivi, questa stagione è probabilmente la migliore della mia carriera a livello di emozioni - commenta il maiorchino a fine partita -. Avere vinto a New York ha grande importanza per me, è davvero un momento speciale". Djokovic non nasconde l'amarezza: "E' stato frustrante perdere in quel modo il terzo set mente stavo dominando la partita. Purtroppo ho commesso degli errori nella fase cruciale del match e Rafa ha vinto meritatamente".