Clamoroso quanto accade nella finale femminile degli US Open: Naomi Osaka batte Serena Williams 6-2 6-4 ed è la prima giapponese a vincere un torneo del Grande Slam. In 1h21' di gioco, la numero 19 della classifica Wta è riuscita a fare la storia battendo l'americana, che deve rimandare ancora una volta il 24esimo Major, l'aggancio a Margaret Court e il settimo titolo agli Flushing Meadows, dove non vince da quattro anni. L'ex numero 1 del mondo rende protagonista di un'incredibile sfuriata contro l'arbitro, reo di indirizzare la sfida con decisioni dubbie e a sfavore della statunitense.
L'avvio di Serena è da incubo: dopo il primo turno in battuta, la Osaka si aggiudica ben cinque game di fila, annullando anche due break point della 36enne, che perde il primo set dopo appena 34 minuti. Nel secondo, la Williams, dopo un buon avvio che la porta anche sul 3-1. perde la testa: in totale, arriva a 4 doppi falli e 14 errori non forzati. La giapponese ne approfitta per realizzare altri due break point di fila, rimontando sul 4-3. A sopraffare definitivamente l'americana è il nervosismo nei confronti dell'arbitro, che secondo la vincitrice del 2014 assegna dei punti dubbi alla Osaka. Dalle urla contro il giudice di gara ("Sei un ladro"), si passa al game concesso alla nipponica come penalità a Serena, che di fatto perde la finale. Pur riuscendo a vincere il turno in battuta, al momento di restare aggrappata al suo settimo US Open annulla il primo match point, poi cede: Naomi Osaka scrive la storia ed è la prima giapponese a vincere un Major. Ennesima delusione per Serena Williams, che da mamma fallisce ancora una volta la vittoria di uno Slam dopo il ko in finale a Wimbledon contro la Kerber: il 24esimo Major e l'aggancio a Margaret Court sono ulteriormente rinviati.