Implacabile Rafa Nadal. Dopo avere letteralmente dominato la seconda settimana degli US Open, lo spagnolo si ripete anche nell’ultimo atto contro Kevin Anderson, numero 28 della classifica Atp, che, in caso di vittoria, sarebbe diventato la testa di serie più alta a trionfare a Flushing Meadows. Il sudafricano, però, non ha fatto i conti con il numero uno del mondo, che ci impiega solo 2ore e 27 minuti per imporsi con un rotondo 3-0 che non lascia spazio a repliche: 6-3, 6-3, 6-4 il punteggio finale. Match mai realmente in discussione con il gigante di Johannesburg che non riesce a trovare i punti con il servizio, il colpo che lo ha condotto fino alla finale. Anzi, sono propri i suoi turni di battuta gli unici ad essere in discussione: Anderson salva due palle break nel terzo game del primo set ed altre due nel quinto, salvo poi cedere nel settimo, consegnando la prima frazione allo spagnolo. Ancora peggio, poi, vanno i turni di risposta, visto che, sul servizio di Nadal, Anderson non riesce mai nemmeno ad arrivare a 30.