Cinque volte Serena Williams. La statunitense trionfa per la quinta volta all'Us Open battendo 7-5 6-7(6) 6-1 Victoria Azarenka in una finale maratona, la più lunga dal 1981. Sul cemento di Flushing Meadows, nonostante un fastidioso vento, la numero uno al mondo si porta a casa, a 31 anni suonati, il 17esimo Slam della sua carriera, esattamente come il collega Roger Federer.
Come detto, è il vento a condizionare il match all'Arthur Ashe. Serena s'innervosisce subito e, dopo il break e il controbreak d'apertura, non riesce a staccare Vik, complici le traiettorie imprevedibili della pallina. Soffre nel decimo gioco, rischia di perdere il servizio, ma poi reagisce e, raggiunto il 5-5, inanella 8 punti consecutivi con cui chiude il primo set.
Nel secondo set la Williams s'illude, strappa due volte il servizio all'avversaria e scappa sul 4-1, sfruttando tre doppi falli della Azarenka nel suo sciagurato quinto game. L'incontro sembra sulla via del tramonto ma la reazione della numero due del ranking è strepitosa: con un primo un break trova il 2-4, con un secondo l'aggancio sul 5-5. Al tiebreak è super e, non concedendo palle match, Vik porta l'incontro al terzo.
Tutto da rifare per Serena che, da vera campionessa, torna in campo a quanto successo pochi minuti prima. Il servizio è il suo pezzo forte e, quando inizia ad entrare con continuità, per la bielorussa si fa dura. L'americana sbaglia poco, trova il break nel quarto game e si porta così sul 4-1. Stavolta nessun calo di concentrazione, Vik deve alzare bandiera bianca dopo due ore e 48 minuti di vera battaglia.