Alla fine, il tira e molla si è concluso nel peggiore dei modi per Usain Bolt, che non avrà più la possibilità di diventare un calciatore professionista nei Central Coast Mariners. Il club australiano, con il quale l'ex campione di atletica si è allenato in questi due mesi (esordendo in amichevole e segnando anche due gol), ha deciso infatti di non fare un contratto al vincitore di 8 ori alle Olimpiadi a causa di una distanza dal punto di vista economico. Adesso, il giamaicano si ritrova al punto di partenza: dovrà trovare un'altra squadra con la quale allenarsi per provare a diventare un giocatore a tutti gli effetti.
Ad annunciare la fine del rapporto è stato proprio il club australiano: "Auguriamo a Usain Bolt tutto il meglio per il suo futuro, e lo ringraziamo di esser stato parte della famiglia dei Mariners". Al 31enne era stato proposto un contratto di 150mila dollari australiani con la possibilità di aumentare grazie a sponsor, ma lui chiedeva quasi 3 milioni all'anno, e l'accordo è saltato. A congedarlo è stato anche Mike Charlesworth, proprietario dei Mariners: "E' stato un piacere lavorare con lui per cercare di realizzare il suo sogno di diventare un giocatore. Una collaborazione vantaggiosa per entrambe le parti, perché la sua presenza ha dato maggiore visibilità agli occhi del mondo non solo al club, ma a tutto il campionato australiano".