Valeria Calabrese ha convocato junior e schoolgirl in preparazione europei di categoria.
di Giuliano Orlando
La responsabile delle nazionali giovanili femminili, Valeria Calabrese, un passato da atleta di alto valore, un presente da tecnica già ricco di medaglie, ha convocato 10 junior e 15 schoolgirls ad Assisi in preparazione agli europei di categoria. I primi fissati a Ploiesti in Romania dal 20 al 30 luglio, i secondi a Maribor in Slovenia nella prima parte di agosto.
Diverse junior tra le convocate sono alla seconda esperienza europea, avendo preso parte all’edizione 2022, tenutasi a Montesilvano città balneare in Abruzzo. Una squadra esperta per la trasferta in Romania?
“Sicuramente più solida di quella delle scolare, che sono tutte esordienti e alcune con record sotto i dieci incontri. A Montesilvano, con sette titolari, ottenemmo un argento e due bronzi, bilancio che forse poteva essere migliore ma dovemmo accontentarci. A Ploiesti in Romania mi auguro di poterci migliorare. Cinque ragazze potrebbero essere presenti per la seconda esperienza europea junior. Ludovica Vitoni (46) è ancora molto verde, nei 48 la laziale di Latina Giulietta Marongiu avrà una concorrente assai decisa come la siciliana Estella Filardi, che sta migliorando parecchio e vedrò in un confronto diretto chi dimostrerà di meritare il ruolo di titolare. La campana Brunilda Barca della sezione giovanile delle FFOO, deve dimostrare di aver acquisito quella personalità sul ring per essere competitiva in tornei come gli europei. La ragazza ha qualità ma fatica ad esprimerle. Carlotta Caliciotti è una che si impegna, ma l’handicap maggiore è l’inesperienza, che puoi migliorarla solo combattendo. Un limite tutto italiano, partendo dal presupposto che noi iniziamo a salire sul ring a 13 anni, gli altri a 12 e anche prima e le scolare in Italia sono ancora decisamente poche. Sara Battistelli nei 57 salì al bronzo nel 2022, purtroppo è rimasta ferma per mesi e questo ne ha limitato il miglioramento. Ultimamente ha lavorato sodo, ma è difficile recuperare il tempo perduto. Ginevra Muzzi altro bronzo 2022 nei leggeri, potrebbe combattere nei 57. La romana è molto forte organicamente, una che se la guidi bene dall’angolo può arrivare nelle zone alte e battere qualsiasi avversaria. Ci conto molto su questa juniores. L’emiliana di Budrio, Amina Golinelli, a Montesilvano sorprese tutti nei 66 kg., per la sua boxe personale e spettacolare, cedendo solo in finale alla romena Nita che bissò l’oro dell’anno prima. Stavolta Amina è scesa nei 63 e ha fatto ulteriori passa avanti sul piano tecnico e muscolare. Diciamo che è la nostra portabandiera. La piemontese Sara Scorrano è all’esordio, con l’oro delle schoolgirls 2022 a Erzurum in Turchia nei 64. Adesso ha messo qualche muscolo ed è salita nei 66. In allenamento ha fatto intravvedere buone cose, anche se il salto di categoria è sempre un’incognita. Staremo a vedere, tenendo conto che anche nel 2024 sarà ancora junior. Nuova di zecca la campana Miriam Di Savino nei 70, ma si presenta bene, determinata e vogliosa di imparare. Le chiedo solo di dare il meglio, non altro”.
Previsioni?
“Avessi la sfera giusta direi almeno una vittoria finale, non possedendola mi limito ad affermare che la squadra è tosta, ambiziosa e decisa. Certo, la concorrenza si conferma ogni anno sempre maggiore di numero e qualità. Nazioni solo pochi anni addietro inesistenti a livello femminile come la Grecia, la Cechia, la Croazia e l’Azerbajan, si sono aggiunte a Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles, Turchia, Romania, Ucraina; Polonia, Romania e Bulgaria a livello di titoli. Di fronte a tante concorrenti ambiziose l’Italia cerca di difendersi al meglio ma è sempre più difficile restare a galla. Ci proviamo ogni volta, dovendo tenere conto dei sorteggi e di certi giudici che tutto mostrano fuori che l’imparzialità e mai a nostro favore”.
Delle azzurrine, ovvero le schoolgirls, leggendo i nomi delle 15 convocate, appaiono tutte fior di conio, la cui peculiarità sembra quella di essere veramente alle prime armi. Hanno dalla loro il tricolore o il podio di categoria, ma pochissimo altro. Non è una novità, semmai il destino di casa nostra, quello di affrontare l’impegno europeo più giovane, con l’inesperienza come etichetta. Le convocate sono: 42: Michela Guglielmon di Rovereto, 44: Federica Ramacci siciliana della Cavallaro e la calabrese Mohamoud Jama. 46: Giorgia La Rosa altra siciliana, nei 48 unica lombarda Serena Scalco della Elite Boxe, il gym sito nel cuore di Milano a Porta Vittoria, nato nove anni fa, dove in passato era attiva la Spartacus, storica palestra dove crebbero i Cherchi e tanti altri campioni. Serena è allieva di Gabriele Ghiani e ha vinto il tricolore. Nella stessa categoria la laziale di Casalbruciato, Marta Posca. Nei 51 Kg. sono ben cinque le convocate: Giorgia Michelotto veneta di Solesino, la napoletana Kesia Reale della De Novellis, Arianna Bordin altra veneta, Carol Gurgiullo siciliana della Dresda e la spezzina Valeria Licari del Boxing-Class. La lucchese Ernestina Russo (54), la grossetana Rachele Perna (57) rappresentano la Toscana, Giada Lopez (60) arriva da La tana del Dragone di Alessandria e infine nei 64 la siciliana Gaia Caldarella della Dugo Boxe. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma anche valutare la qualità. Considerate le difficoltà di partenza.
“Alla fine si è costretti a farci l’abitudine e finché la nostra normativa non si adeguerà a quella di altre nazioni, pagheremo sempre il prezzo di iniziare un anno dopo, l’attività agonistica. So benissimo che la nostre hanno questo handicap, ma che ci posso fare? Per ovviare in parte a questa situazione ho allestito un Training Camp International, invitando la Polonia, la Spagna e il Kazakistan con un Round Robin che permetterà alle azzurrine di confrontarsi con avversarie di tutto rispetto. Questo dal 25 giugno al 3 luglio, poi proseguiremo il programma di preparazione per l’appuntamento europeo che si terrà a Maribor in Croazia nella prima parte di agosto. Un lavoro non facile che porto avanti con la collaborazione dei tecnici Gianfranco Rosi, che segue con me le giovanili da anni, mentre Emanuele Agati e Cristina Pane operano con le scolare. Attendo l’esito del Round Robin per fare le scelte in vista della rassegna europea a Maribor in Croazia.
Giuliano Orlando
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