Nei giorni scorsi si era parlato molto dell'ormai inserimento della VAR nella Champions League 2018-19: la tecnologia, per contenere gli elevati costi, sarebbe stata introdotta solo a partire dai quarti di finale della competizione, andando a evitare errori grossolani nei match che coinvolgono le migliori squadre d'Europa e del mondo. La novità-VAR veniva data per certa, ma ora arriva la voce del presidente dell'UEFA Aleksandr Ceferin a smorzare l'ipotesi: Ceferin non è mai stato davvero convinto della tecnologia, e dopo aver risposto con un ''potrebbe entrare in futuro, ma non nell'immediato'' nell'intervista rilasciata qualche settimana fa al Corriere dello Sport, si ripete ai microfoni del quotidiano sloveno Ekipa.
Ecco le sue parole, un significativo stop alla VAR in Champions: ''Non so da dove sia uscita questa notizia, non ne abbiamo mai parlato. Io non sono convinto della VAR, ci sono cose non chiare. Chi decide se e quando vedere la VAR? L'arbitro-video o quello principale? Nessuno lo capisce - spiega Ceferin -, nè i tifosi nè i giornalisti. Quali cose vengono viste e quali no? Non c'è nulla di chiaro, ma sappiamo che un giorno sarà necessario usarlo: quando saremo davvero pronti, lo comunicherò a Rosetti. Serve un regolamento chiaro e inattaccabile, e delle certezze: gli assistenti nel Mondiale non facevano nulla, e un arbitro mi ha detto che veniva sempre lasciato solo dai collaboratori. Guardate cos'è successo alla Serbia: a loro non hanno dato un rigore evidente, poi ne sono stati dati altri per molto meno''. Ceferin parla anche del PSG, smentendo le (assurde) voci riguardo alle quali i parigini sarebbero stati costretti a non riscattare Mbappé (l'obbligo di riscatto per 180mln scattava il 1° luglio) per i problemi col Fair-Play Finanziario: ''La decisione sul PSG arriverà dopo la fine del mercato. Smentisco categoricamente le voci di questi giorni. Non è vero che il Real Madrid sta aspettando la sentenza per approfittarne, nessuno dal club ci ha mai contattato per avere informazioni''.