Che Ceferin, in campagna elettorale per la rielezione alla guida della Uefa possa aver cambiato idea? Può essere. Sta di fatto che, secondo quanto riporta il Times (che parla di fonti interne al massimo organismo europeo del calcio), già dalla prossima edizione della Champions League potrebbe essere utilizzata la Var, ma solo a partire dai quarti di finale. Una decisa virata rispetto a quanto sostenuto a più riprese nei mesi scorsi quando Ceferin bocciò la possibilità di utilizzare la tecnologia a supporto dei direttori di gara nella principale competizione per club. Utilizzo della tecnologia che l’ex numero uno degli arbitri Pierluigi Collina (ora sostituito dal connazionale Roberto Rosetti) aveva caldeggiato in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, pur spiegandone le criticità in una competizione come la Champions.
Secondo il Times la Uefa avrebbe riconsiderato la propria decisione dopo gli ottimi risultati garantiti dalla Var al Mondiale di Russia, ma avrebbe deciso di farne partire l’utilizzo solo dai quarti di finale in maniera tale da avere solo arbitri già abituati all’utilizzo della tecnologia e squadre attrezzate a fornire tutto il supporto tecnologico necessario. La decisione, però, dovrà essere approvata dall’organismo esecutivo dell’Uefa che si riunirà il 27 settembre e che non potrà tenere in considerazione anche il fatto che la Var, oltre che in Italia, viene ormai utilizzata anche in Germania, Belgio, Spagna, Francia, Polonia, Portogallo e Turchia e (parzialmente) in Inghilterra.