Elegante e stuzzicante commiato stagionale della OPI82 e Opi Gym al Teatro Principe di Milano, col ritorno clamoroso sul ring di Valeria Imbrogno (8), dopo la drammatica vicenda umana relativa alla scomparsa del suo compagno Dj Fabio e l’uscita del libro “Prometto di perderti”. Valeria torna al vecchio amore, che ha condiviso con gli studi, la laurea in psicologia e specializzazione in criminologia e psicoterapia. Il ring è stato compagno fedele per una ragazza che trovava nell’espressione del gesto atletico la risposta all’esuberanza personale. Brava nello studio, altrettanto sul ring, dove è imbattuta. Nella pur spezzettata attività, dopo un buon percorso da dilettante, alla palestra Doria di Milano, sotto la guida del maestro Sirtori, nel 2008 Valeria passa professionista, disputando cinque incontri in due stagioni, fermandosi per vari motivi, dando la precedenza alle sue scelte di vita, viaggiando a lungo e tornando a combattere solo nel 2015, non perdendo l’abitudine alla vittoria. Il 24 giugno 2016 sul ring di Brescia affronta la giovane ma già esperta magiara Kleopatra Tohai, in palio l’europeo EBU minimosca, che conquista con una vittoria clamorosa: KO al 6° round, dopo aver dominato nel corso delle precedenti riprese. Da allora non ha più calcato il quadrato, troppo coinvolta dalle vicende personali. Qualche mese addietro Valeria parla con Alex Cherchi, che le propone una grande opportunità con la boxe. “Mi sembrava gusto – conferma il giovane promoter – dare a Valeria una grande opportunità, anche per crearle una stimolante alternativa dopo la dura lotta fuori dal ring. Così abbiamo contattato il WBC che ha accettato con entusiasmo l’idea di allestire il mondiale della Pace dei mosca al femminile in Italia, dopo il grande successo di Roma con Marsili. Per questo abbiamo inserito una serata al Principe che non era nei programmi. Sono sicuro che il pubblico recepirà appieno il nostro sforzo. D’altronde Valeria è una campionessa vera. Diversamente non si vincerebbe un titolo europeo”.
L’interessata non ha dubbi ed è pronta a questa prova. “Sono tornata in palestra con la voglia pazza di far bene, di ritrovare quelle sensazioni che hanno accompagnato la mia giovinezza, i primi passi da pugilessa. Non conosco la mia avversaria, l’ungherese Judit Hachbold che ha 25 anni ed è abituata a tutti i ring, ma sicuramente salirà sulquadrato per prendere borsa e titolo. Io farò il possibile che il suo desiderio venga deluso. C’è poi l’emozione di combattere al Teatro Principe, una bomboniera della boxe, dove in passato è stata raccontata la storia del pugilato degli anni ruggenti. Averlo riportato in auge è una cosa bellissima. Sapere di poter diventare protagonista mi entusiasma come non accadeva da anni. Spero che il pubblico venga numeroso e si diverta”.
L’augurio di Valeria Imbrogno è un biglietto di presentazione da non ignorare. Anche perché il resto del programma non è meno stuzzicante. L’altra protagonista al femminile è Vissia Trovato (10-1) altra milanese dal temperamento caliente, già europea dei piuma, mondiale IBO supergallo e intercontinentale WBA. Non solo boxe, dotata di ottima voce è anche insegnante di musica e ha cantato con diversi complessi di vertice. Nello scorso fine settimana si è esibita in concerto con i Wangy Blues Machine nel parco Icrea di Brugherio e la domenica ha cantato al LomBeer alla festa della Birra di Lomagna. Le due attività vanno in perfetta sintonia. Al momento però ha voglia di rivincita sul ring. “Lo scorso febbraio – ricorda – ho combattuto in Germania contro l’ottima Nina Melke, infortunandomi alla mano destra nella seconda ripresa. Tenere per dieci riprese col solo uso del sinistro non è stato un divertimento. A Milano intendo dimostrare chi è Vissia. Anche se la mia avversaria, la romena Gabriella Mezei (9-13-3) la conosco bene, una che usa la testa come ariete, Quindi molto pericolosa, capace pure di vincere in Inghilterra. Meglio una rivale tosta che rassegnata. Ne acquista lo spettacolo. Intendo vincere bene e chiedere a Cherchi di ottenere la rivincita contro la Melke”.
A completamento il debutto a Milano del massimo leggero Fabio Turchi (14), fiorentino 24 anni, la grande speranza italiana. Passato da Loreni a Cristian Cherchi, si presenta per la prima volta al pubblico milanese. L’avversario è Yassine Habachi (5-10-4) 32 anni, marocchino residente nelle Puglie, italiano a tutti gli effetti. Gli ultimi tre incontri disputati sono finiti in pareggio, capovolgendo il pronostico a lui sfavorevole. Ha impattato col romeno Cezar Jurantoni (8-1) e col magiaro Josph Darmos (8-1-2) sempre in Ungheria. Terzo pari contro il romano Gabriele Guainella (4-0-1) a Roma. Il pronostico è per il fiorentino che farà bene a non prendere la sfida sottogamba. In apertura il medio svizzero Marzio Franscella (3) contro Csaba Karoly (2-1-1) sulle sei riprese.
Articolo di Giuliano Orlando