Dopo giorni di assenza torna a parlare l'ex ct della Nazionale, Giampiero Ventura. L'allenatore genovese, intervenuto a Radio Sportiva, ha trattato diversi argomenti: dall'arrivo in Italia di Cristiano Ronaldo, al ritorno di Ancelotti in Italia sulla panchina del Napoli fino all'immancabile domanda sulla Nazionale italiana che, anche con Roberto Mancini sta raccogliendo risultati deludenti e al di sotto delle aspettative.
Il pensiero di Ventura su Ronaldo sembra piuttosto netto: “Ronaldo credo sia stata un'operazione importante per il calcio italiano. Ha riportato grande visibilità sul nostro campionato. Un'operazione importante anche per la Juventus. Lo sapremo già a metà settimana, visto che credo che l'obiettivo di questo arrivo sia soprattutto arrivare in fondo alla Champions. Chiaro che con l'arrivo di Ronaldo ci si aspettava probabilmente, in queste prime gare, una determinazione diversa delle inseguitrici. Invece mi pare ci sia una difficoltà generale, visto che ogni settimana puntualmente un'inseguitrice rallenta o si ferma”. Alla domanda su Ancelotti, l'ex allenatore del Torino e del Bari replica: “Il Napoli ha preso forse il miglior allenatore sulla piazza, ma la differenza tra Ancelotti e Ronaldo è che Ronaldo va in campo e Ancelotti no. Credo che il Napoli rimarrà comunque a lottare per ritagliarsi uno spazio da protagonista. Quanto, lo dirà il campo”.
Immancabili i riferimenti alla Nazionale dopo la cocente delusione di San Siro con la Svezia: “Come sto vivendo questo periodo? Di sicuro sono più abbronzato, è stata un'estate lunga. Se prima c'era voglia di allenare, ora c'è n'è ancora di più. Il calcio è questo. Vediamo se ci sarà l'opportunità di riprendere a fare quello che ho sempre fatto. Le risposte vanno date sul campo e non con le parole. I giovani giocano poco? Lo ha detto Mancini, adesso lo dicono tutti. Anche se non lo avesse detto Mancini o non lo avesse detto nessuno, rimaneva comunque un dato di fatto. Non vedo perché stupirsi di tutto questo. Non in riferimento a Mancini ma in riferimento al fatto che i giovani sono molti ma pochi giocano. Molti non hanno esperienza internazionale e avrebbero bisogno di farla. Un discorso che c'era anche sei mesi fa. Non è nato adesso. Il problema è a fondo, non è riferito ad un allenatore o ad un giocatore, ma riferito ad un sistema che andrebbe analizzato. Purtroppo poi ci sono delle esigenze che non permettono questo. Un discorso troppo ampio”.
Chiosa finale su come è cambiata la sua vita negli ultimi mesi dopo la Nazionale: “Ci sarà modo e maniera di poter fare due chiacchiere in perfetta serenità – dice Giampiero Ventura - Oggi c'è solo una gran voglia di riprendermi quello che mi è stato tolto, i miei trent'anni di calcio. Vorrei andarmeli a riprendere. Questa è la frase che mi viene dal cuore”.